Hitler voleva far rapire o uccidere Pio XII: anche se voci di un simile piano erano già emerse in passato, a rilanciare la vicenda con nuovi dettagli e testimonianze è il quotidiano della Cei Avvenire, secondo il quale, alle luce delle ultime scoperte sarebbero ”più concrete” le voci di un piano organizzato a questo scopo dal Reichssicherheitsamt (‘Quartier generale per la sicurezza del Reich’) di Berlino dopo il 25 luglio 1943. Il quotidiano in particolare riporta una testimonianza diretta, il figlio di uno dei personaggi chiave, Niki Freytag von Loringhoven, 72 anni, incontrato a Monaco. Secondo il suo racconto, il 29 e 30 luglio si svolse a Venezia un incontro segreto per informare il capo del controspionaggio italiano, generale Cesare Amé, dell’intenzione del Fuhrer di punire gli
italiani per l’arresto di Mussolini con il rapimento o l’uccisione di Pio XII e del re.
A tale scopo arrivarono in aereo direttamente da Berlino il capo dell’Ausland/Abwehr (controspionaggio), ammiraglio Wilhelm Canaris, e due colonnelli della sezione II
(sabotaggio), Erwin von Lahousen, e Wessel Freytag von Loringhoven. Amé, secondo quanto riportato da ‘Avvenire’, una volta rientrato a Roma divulgò la notizia e il piano
venne accantonato.
Il piano era stato raccontato per la prima volta, nel 1972, dal generale delle SS Karl Wolf riferendo di un suo incontro con papa Pacelli del 10 maggio 1944. Di quel progetto, però, non erano poi emersi altri riscontri.
Che altro s’inventeranno per riuscire a beatificarlo ‘sto papa Pacelli?
