giovedì 12 Dicembre 2024

Werner Graul

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

Disegnatore ed incisore vicino ai circoli völkisch. I suoi disegni più famosi, sulla tematica della conversione forzata al Cristianesimo delle popolazioni germaniche, saranno riprodotti come stampe o cartoline.

(Da Mortimer G. Davidson “Kunst in Deutschland 1933 – 1945” Grabert Verlag, Tübingen, 1992, Bd Malarei II pag. 302)

Anche nei due testi di riferimento sulla storia dell’incisione artistica in Germania nel 20° secolo le notizie sull’opera di Werner Graul sono scarne o nulle ( Mortimer G. Davidson “Kunst in Deutschland 1933 – 1945” Grabert Verlag, Tübingen1992 e Haye W. Hansen “Deutsche Holzschnitt Meister des 20° Jahrhunderts” Uwe Berg Verlag, Toppenstedt, 1979). Un difficile lavoro di ricerca ha permesso di risalire a qualche ulteriore dato biografico e bibliografico.


Werner Friedrich Hermann Graul nacque a Berlino il 18 ottobre 1905 figlio di Georg Graul e di Pauline Schübert. Grafico, pubblicitario, scrittore e studioso di questioni religiose e politiche. Raggiunge meritata fama come autore del celebre manifesto per il capolavoro cinematografico di Fritz Lang “Metropolis” del 1926. Si sposa il 4 dicembre del 1928 con Margarete Berger (nata il 4/10/1908) da cui avrà due figli Mariane e Jürgen. Attivo nei circoli völkisch, collabora con la rivista e la casa editrice Sigrune di Erfurt. Entra nel NSDAP solo il 1 maggio del 1933 con tessera n. 2893982 ed assume l’incarico di dirigente politico. Il suo lavoro artistico e pubblicistico è connotato da una radicale avversione all’imposizione violenta del Cristianesimo alle popolazioni germaniche. Muore a Berlino nel 1984.




Libri di Werner Graul:



Werner Graul “Aufruf: Deutsche, die sich in innerster Ueberzeugung zu keiner christlichen Konfession mehr bekennen, helft im artgemäßen Glauben an der Wahrung und Gestaltung neuer Weltanschauung! Berlin Charlottenburg 1934 (SBBerlin 4″ Dd 11887)


Werner GraulGolgatha des Nordens

Ultime

Il pifferaio ha preso una stecca

È l'occasione per rientrare in sé

Potrebbe interessarti anche