Il decisionismo di Draghi non basta ai dirigenti di Confindustria
“Sono molto preoccupato. Temo che in autunno l’azione del governo venga fermata e non ce lo possiamo permettere”.
Lo dice il presidente di Confindustria Carlo Bonomi al Meeting di Cl. “Abbiamo davanti due passaggi importanti: le amministrative in grandi città e dal 3 agosto il semestre bianco. I distinguo dei partiti sono già iniziati. Sono molto preoccupato che l’azione del governo sulle riforme sia rallentata da una maggioranza eterogenea”, conclude.
“Noi – spiega Bonomi – abbiamo riforme importantissime da fare. Non dico che è l’ultima spiaggia, ma abbiamo oggi un’occasione storica se vogliamo creare uno Stato moderno, efficiente e inclusivo”.
Rilevando che Confindustria “non dà mai giudizi al governo ma ai singoli provvedimenti”, Bonomi aggiunge: “A Draghi riconosco di aver accelerato una campagna vaccinale fondamentale. Ora porti avanti le riforme. Su questo i corpi intermedi hanno un valore fondamentale”.
“Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese” e non averlo fatto, alla possibilità di “rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme. Abbiamo fallito e mi ci metto anche io anche ma i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio, non abbiamo tempo da perdere”, ha aggiunto Bonomi.
“Sul tema della legge” sulla vaccinazione obbligatoria, ha aggiunto, “è troppo facile rimandare la lattina alla politica. C’è una differenza di posizione tra i partiti che difficilmente potrà farci arrivare a una legge. Ma possiamo sederci a un tavolo oggi stesso ed aggiornare i protocolli di sicurezza. Io sono pronto anche oggi se i sindacati si vogliono sedere a un tavolo. Siamo una comunità”.
Bonomi ha attaccato anche il ministro Orlando e il sottosegretario Todde che “pensano di colpire con un dl le imprese sull’onda dell’emotività di due o tre casi che hanno ben altra origine e su cui dobbiamo intervenire”.
“Dobbiamo pagare di più e meglio giovani e donne – ha affermato -. E’ un processo culturale che dobbiamo portare avanti per costruire l’idea di comunità larga ed inclusiva”.
“Nonostante i numeri dicano che non c’è stato un picco” nelle morti sul lavoro, “anche un solo morto non possiamo accettarlo. Si possono istituire in ogni azienda delle commissioni paritetiche sui temi della sicurezza”, ha detto ancora il presidente di Confindustria. “Io – spiega – devo sapere ex ante se un sistema di sicurezza su un macchinario è stato disattivato. Sono pronto domani mattina a firmare sulla partecipazione dei dipendenti alla sicurezza. La mia responsabilità rispetto al Paese viene prima di qualsiasi altra cosa”, conclude.
Nel Paese il “primo collo di bottiglia è la scuola. Dobbiamo far ripartire la scuola a settembre ma siamo al punto dell’anno scorso, non abbiamo fatto nulla e i sindacati” anche sul versante scolastico, “dicono no al Green pass”, ha sottolineato Bonomi.