giovedì 26 Dicembre 2024

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Al parlamento australiano è stato presentato un disegno di legge per vietare i social media ai minori di 16 anni, prevedendo sanzioni fino a 30 milioni di euro a carico delle compagnie che non rispettano il divieto.
La nuova legislazione, se approvata, obbligherebbe i gruppi dei social media ad adottare misure per impedire ai minori di 16 anni di accedere a piattaforme come X, TikTok, Facebook e Instagram. In caso di mancato rispetto dell’obbligo, sarebbero imposte sanzioni fino a 50 milioni di dollari australiani (31 milioni di euro).

La misura sarebbe una delle più severe al mondo per quanto riguarda i minori, ma le modalità di applicazione sono ancora poco chiare: si prevedono misure di protezione della privacy rigorose, che obbligherebbero i giganti tecnologici a cancellare tutte le informazioni raccolte per la verifica dell’età.

Il ministro delle telecomunicazioni, Michelle Rowland, ha spiegato che le aziende di social media sono responsabili della “sicurezza e della salute mentale” degli australiani. “Spetta alle piattaforme di social media, non ai genitori o ai bambini, garantire che siano implementate le misure protettive”, ha detto. Alcune piattaforme beneficerebbero di deroghe, come YouTube, in quanto ritenute utili agli adolescenti, in particolare per la scuola. Anche i servizi di messaggistica, come WhatsApp, e i giochi online dovrebbero essere esentati.

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