venerdì 24 Gennaio 2025

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Il 3 dicembre 1941 – Seconda guerra mondiale: inizia la seconda battaglia di Bir El Gobi.
A capo della 132ª Divisione corazzata “Ariete” vi era il Generale Mario Balotta, che circa tre settimane prima aveva già sconfitto gli inglesi nella Prima battaglia di Bir el Gobi e nella Battaglia di Totensonntag. Il 7 dicembre il presidio italiano di Bir el Gobi venne infine liberato. La battaglia di Bir el Gobi poté dirsi finalmente conclusa. Le perdite da parte inglese furono ingenti, con 300 morti. Gli italiani ne ebbero 60, più 31 dispersi e 117 feriti.

In supporto ai Giovani Fascisti, a parte un certo numero di bersaglieri, combatté una compagnia carri del I battaglione del 32º reggimento corazzato della divisione Ariete; un minimo di componente corazzata era vitale per reggere l’urto nemico, ma la sua intensa attività ne comportò la quasi totale distruzione, con la perdita complessiva di 10 carri armati L3/35, dei 12 complessivamente disponibili (parte dei quali immobilizzata da avarie meccaniche, ma usata come fortino). I carri L erano impotenti contro i blindati britannici, ma usati come sbarramento contro le fanterie nemiche erano ancora validi, per via delle loro due mitragliatrici da 8 mm e di una corazzatura se non sufficiente per reggere il tiro delle armi leggere del nemico.
Sempre durante la battaglia vennero usati anche due carri medi M13/40, anche se uno era fuori uso e interrato per funzionare come fortino.

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