lunedì 9 Settembre 2024

Il 17 ottobre tutti a piazza Vescovio

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altFesta per i nostri morti al peggiorativo

Memoria condivisa? Ce ne può pure essere tra gli amici del boia e quelli dell’impiccato perché il ricordo è lo stesso, ma non può essere uguale.
Chi reclama la stessa considerazione per l’ucciso e per l’assassino, per il superprotetto e per chi non aveva nessun santo in paradiso, delira.
Vaneggia chi pretende che i caduti altrui siano azzerati in “memorie condivise” mentre i propri, come è il caso di Walter Rossi, continuano …ad avere una celebrazione di parte, con tanto di ronde antifasciste a seguito.
E’ fuori di senno chi chiede che i caduti di serie B vengano onorati in punta di piedi, quasi chiedendo scusa di farlo.
In Italia non è cambiato molto: ieri uccidere un fascista non era reato, oggi forse lo è ma è considerato veniale e prescritto, e la sua apologia non solo è consentita ma è addirittura promossa.
I nostri morti sono trattati sempre al peggiorativo, come nelle più pittoresche e offensive espressioni romane.
Ebbene è proprio così che li vogliamo, che ce li teniamo e che li onoriamo, senza alcun condizionamento da parte di chi vorrebbe monopolizzare e falsare la memoria di ogni guerra civile e senza nessuna genuflessione dialettica nei confronti di chicchessia.
Non furono vittime di una generica violenza politica ma caduti per mano dell’antifascismo.
I nostri morti li continuiamo a celebrare per quello che erano e sono e a festeggiare come Lari ed Angeli Custodi.
Così, in risposta a tentativi di annacquamento, di strumentalizzazione, di avvilimento del loro esempio, abbiamo deciso d’indire una festa in piazza Vescovio, nei pressi del giardino Francesco Ceccchin, lunedì 17 ottobre a partire dalle 18.
E ricordatevi che Nessuno resti mai indietro.

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