mercoledì 13 Novembre 2024

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Approvata la gabbia digitale. Fine dell’Italia e degli italiani

 

La “fase due” del governo, quella che promette crescita e sviluppo al Paese, si è concretizzata in un dl approvato ieri dal Consiglio dei ministri.
“Questo decreto legge su innovazione per la crescita, l’agenda digitale e le start up è stato adottato dal consiglio dei ministri su proposta del ministro Passera”, ha detto Mario Monti presentando il provvedimento a Palazzo Chigi.
38 articoli per “trasformare l’Italia”, con norme per l’individuazione ed il contrasto delle frodi assicurative e a favore della concorrenza e della tutela del consumatore nel mercato assicurativo, incentivi per la realizzazione di grandi infrastrutture, ma soprattutto un’agenda digitale che “è la base per recuperare il gap tecnologico del Paese.
Tutto ciò che va verso il digitale può far superare antichi squilibri territoriali”, come ha detto Monti: “È stato un passo avanti nell’agenda crescita e rappresenta la naturale prosecuzione di quanto fatto nei mesi scorsi: dal Salva Italia, e poi liberalizzazioni e semplificazioni, fino al primo decreto sulla crescita. Queste norme puntano in modo ambizioso a fare del nostro paese un luogo in cui l’innovazione sia un elemento per la crescita”.
Al via quindi la digitalizzazione dell’Italia. Per ridurre il cosiddetto digital divide saranno stanziati ben 150 milioni di euro nel solo 2013. Tante le novità in arrivo, a partire dalle norme che incentivano l’uso della moneta elettronica. In arrivo, poi, carta d’identità elettronica – che si fonderà con la tessera sanitaria- cartella clinica digitale e ricette online, biglietti dell’autobus elettronici, notifiche giudiziarie recapitate via mail al “domicilio digitale” di ogni cittadino. Dal 2013 nelle scuole i libri faranno gradualmente posto a tablet e ebook.
Al centro del decreto anche le start up, le imprese che nascono con l’intento di innovare. Per loro il governo prevede incentivi alle start-up come una deroga al diritto societario e una riduzione degli oneri per l’avvio, agevolazioni fiscali per l’impresa, per l’assunzione di personale e i redditi da lavoro, remunerazione con strumenti finanziari, incentivi all’investimento nel capitale.
Altro capitolo, quello delle assicurazioni, che si basa sulla lotta alle frodi e alla maggiore concorrenza nel settore. Basta quindi con il tacito rinnovo del contratto di Rc auto che non potrà durare più di un anno. Ruolo importante viene assegnato all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Ivass) che “cura la prevenzione delle frodi nel settore dell’assicurazione della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, relativamente alle richieste di risarcimento e di indennizzo e all’attivazione di sistemi di allerta preventiva contro i rischi di frode”.

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