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Libro e moschetto

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Continuita’ Ideale apre una biblioteca sul fascismo

TREVISO – Una biblioteca molto particolare, tutta dedicata al Ventennio fascista, composta da libri per lo più introvabili diventati punto di riferimento per la storiografia di destra. La inaugura sabato prossimo 12 febbraio alle 18, all’interno della trattoria da Coppi di Villorba, l’associazione “Continuità Ideale”, che attinge al bagaglio culturale dei reduci della Repubblica Sociale di Salò. Una biblioteca – intitolata “L’aquila, il libro, la spada” – formata da libri incentrati sugli avvenimenti che segnarono l’Italia nell’ultima parte del secondo conflitto mondiale, quella del paese diviso in due e della lotta di liberazione da parte delle formazioni partigiane e alleate.
Continuità Ideale quindi allarga i propri orizzonti: dopo il sito internet che ha scatenato l’ira dell’associazione partigiani ora passa alla biblioteca, nuova pietra dello scandalo destinata ad alimentare altre polemiche e dispute. «I libri che metteremo a disposizione sono offerti da persone che gravitano nella nostra dimensione storica», precisa il presidente Luciano Sonego. Non sarà una biblioteca accessibile a tutti: «No. Solo agli associati (circa un centinaio in tutta la provincia, ndr), ai loro familiari e alle persone che verranno da noi accompagnate da un nostro socio. Si tratta di libri rari, che in molti casi non si trovano più in giro. Per questo, se li prestiamo, vogliamo sapere a chi li stiamo dando».
Un’opera di divulgazione che rischia di dare fuoco alle polveri. I nostalgici di Salò sono già finiti nel mirino di Umberto Lorenzoni, presidente provinciale dell’Anpi, che ha pubblicamente denunciato il loro sito e chiesto l’intervento della Procura per apologia del fascismo. «Certa gente non ha nemmeno idea di cosa sia il fascismo – ribatte Sonego – la parola “fascista” viene utilizzata per indicare il peggio del peggio. Hanno conosciuto il fascismo leggendo libri scritti da antifascisti. Ma la realtà è diversa: è una religione, un modo di vivere corretto e molto spirituale». Con Lorenzoni poi il conto è aperto: «È un vecchio partigiano che non perde occasione per attaccarci. Ci odia perché andiamo a scavare nelle vecchie storie. Forse è così inviperito con noi perché ha scheletri nell’armadio. Siamo antitetici».
Lorenzoni, dal canto suo, spera sempre che contro Continuità Ideale si muova la Procura: «Dopo aver denunciato pubblicamente il loro sito, il Procuratore della Repubblica ha detto che avrebbe aperto un’inchiesta – afferma – rimango in attesa». Riferendosi all’associazione e alla biblioteca dedicata al fascismo è caustico: «Nel circo equestre che è la società in cui viviamo è inevitabile che ci siano anche personaggi bizzarri. Mio nonno mi diceva sempre che sono due le cose che non si potranno mai fare: raddrizzare le zampe posteriori dei cani e cambiare la testa agli uomini. Io sono un grande libertario, ognuno ha il diritto a dire quello che pensa. Ma in questa libertà ci sono delle regole e devono essere rispettate».
 

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