giovedì 9 Maggio 2024

“+L’utente da lei chiamato è ora raggiungibile”+

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Un altro pezzo di privacy se n’è andato, senza colpo ferire. Da alcune settimane sono attivi servizi che informano quando il nostro cellulare, spento, viene nuovamente acceso.


Sono ancora molte le espressioni di disappunto tra gli utenti dei servizi di telefonia mobile forniti dai maggiori gestori italiani, a proposito della fornitura, gratuita ma “forzata”, di servizi che informerebbero il chiamante del nostro numero di telefono cellulare della nostra reperibilità o meno. In breve, se Tizio chiama Caio e trova il cellulare spento o irraggiungibile, a Tizio potrà giungere un SMS, o una diversa segnalazione, nel momento in cui Caio torni ad essere raggiungibile o accenda il telefono. Naturalmente, almeno per ora, sia Tizio che Caio devono essere utenti dello stesso gestore di telefonia. I servizi, certamente già offerti da Tim e Vodafone, vengono forniti senza che il cliente ne faccia esplicita richiesta e possono essere disattivati mediante procedure semplici di per sé, ma che aprono ancora una volta una serie di questioni sulla loro opportunità. La prima appare piuttosto lapalissiana: il cliente non ha chiesto il servizio. Non ha importanza che venga erogato gratuitamente, ciò che importa è che ci sia un esplicito consenso del cliente a richiedere quella particolare procedura. Si ha il vizio diffuso di credere che se qualcosa è gratis allora possiamo averlo, ed eventualmente rifiutarlo in un secondo tempo.


E’ una logica pericolosa e subdola, considerato il fatto che in questo caso si tratta di una vera e propria minaccia alla privacy. Comunque si può tranquillamente rifiutare anche ciò che è gratis; e in certi casi si deve.Conseguentemente, la seconda questione riguarda il fatto che quando teniamo acceso il telefono o quando lo spegniamo, quando possiamo rispondere o essere raggiungibili (per disponibilità o circostanze tecniche) sono esclusivamente affari nostri.


Ci possono essere migliaia di casi in cui potrebbe essere assolutamente inopportuno che chi ci chiama possa sapere se e quando torniamo ad essere raggiungibili, ma quello che più conta è che disponibilità a rispondere e telefono sono beni personali, di cui ciascuno può disporre a proprio piacimento, senza doverne rendere conto a nessuno.


Certamente si potrà obiettare che la disattivazione di questo tipo di servizio, elargito gratuitamente e con tanta generosità dal nostro gestore preferito (o da quello della ditta o dell’ente per cui lavoriamo) costa solo pochi minuti della nostra attenzione (già, ma quanto vale il nostro tempo?) e che non si è obbligati a mantenerlo.


E’ come dire che siamo liberi di rifiutare. Invece, dovremmo essere liberi di non accettare. E, possibilmente, di scegliere.

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