martedì 15 Ottobre 2024

Né arte né parte

Mercato in crisi anche nel bello

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Crollo!

Il mercato dell’arte si raffredda e i guadagni di Sotheby’s crollano. È quanto scrive il Financial Times, specificando che anche la concorrente Christiès è in difficoltà per il rallentamento delle aste.
Nel primo semestre la leggendaria casa d’aste ha registrato un crollo dell’88% dei profitti dall’attività core, con l’Ebitda a 18,1 milioni di dollari nel primo semestre, e un calo del 25% nelle vendite d’asta. Le entrate sono state pari a 558,5 milioni di dollari, con un calo del 22% rispetto ai 712,3 milioni del primo semestre 2023. I risultati non includono gli utili generati da altre divisioni della societa’ madre BidFair.
La perdita di guadagni è dovuta in buona parte, secondo il quotidiano della City, a un raffreddamento del mercato dell’arte. Uno dei fattori a pesare sulla domanda di opere d’arte è la flessione della spesa per i beni di lusso in Cina. Questo incide sia sulle attività di Sotheby’s che su quelle della rivale Christiès, la quale il mese scorso ha annunciato un calo simile del 22% nelle vendite d’asta.

I risultati di Sotheby’s sono stati resi nota prima che il fondo sovrano con sede ad Abu Dhabi Adq accettasse di acquisire una quota di minoranza della casa d’aste all’inizio di questo mese, con una raccolta di capitali da 1 miliardo di dollari finanziata con il suo attuale proprietario, il miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, il quale cerca di ridurre i debiti del suo impero commerciale.
Per dare un’idea della crisi vissuta dal mercato dell’arte, a maggio una delle aste di punta di Sotheby’s è andata al di sotto delle aspettative: l’offerta vincente per un ritratto di Francis Bacon dell’amante George Dyer non ha raggiunto la fascia minima del valore stimato di 30-50 milioni di dollari.

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