I cantastorie americani ne hanno inventata un’altra: una squadra di 500 hacker nordcoreani pronti a gettare in rovina gli Usa con geniali accorgimenti informatici. Divertente ma probabilmente più fantasioso del Mullah Omar.
SEUL – Le forze armate della Corea del nord hanno formato una squadra di circa 500 pirati informatici in grado di scatenare sofisticate e pericolose guerre virtuali contro Stati Uniti, Giappone e Corea del sud. Lo ha reso noto oggi il ministero sudcoreano della difesa in un rapporto trasmesso al Parlamento nel quale si rileva che ”i servizi di spionaggio nordoreani hanno raggiunto il livello dei paesi piu’ avanzati nella capacita’ di penetrare i sistemi informatici dei paesi nemici”.Stando al rapporto, gli hacker del leader nordcoreano Kim Jong Il seguono corsi specifici di cinque anni all’universita’, allo scopo di riuscire a carpire informazioni ‘sensibili’ in rete e a scatenare, se necessario, guerre virtuali. Il ministero della difesa ha chiarito che la la Corea del sud ha gia’ subito nel giugno e nel luglio scorsi una serie di gravi attacchi di pirati informatici contro 211 computer di 10 enti governativi , di cui alcuni strettamente legati al ministero della difesa. Gli attacchi sembravano provenire dalla Cina, e’ stato precisato, ma le analisi condotte hanno permsso di attribuirne la paternita’ ai pirati informatici nordcoreani.