martedì 15 Ottobre 2024

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altLa feria di San Fermin

Con il tradizionale grido di ‘Viva San Fermin’ e il lancio del ‘chupinazo’ (petardo) è iniziata ieri mattina alle 12.00 in punto come ogni anno la tradizionale festa dei tori di Pamplona, che continuerà ininterrottamente per  204 ore durante le quali si correranno i famosi otto ‘encierros’ per le strade della capitale della Navarra.
La festa di San Firmino è giunta quest’anno alla 150/a edizione e ha richiamato come sempre in città turisti da tutto il mondo. Il comune ha speso 2,8 milioni per la rigorosa organizzazione che quest’anno ha proibito anche l’uso delle vuvuzelas in cità e prevede lo spiegamento di 3 mila uomini del personale medico e di sicurezza. Da domani, ogni mattina alle 8.00 decine di persone correranno gli 848 metri dell”encierro’ assieme ai 6 ‘toros bravos’  per le strade di pietra del centro della città fino a giungere alla Plaza de Toros.
L’anno scorso, la morte del corridore ‘professionista’ Daniel Jimeno sollevò una dura polemica sulla festa. Il giovane madrileno è stata la prima vittima degli ultimi 14 anni di corse, e la 15/esima dal 1911.
Nel 1936 la feria non fu sospesa malgrado l’alzamiento che diede vita alla Guerra Civil. I navarri, unanimamente partecipi del Bando Nacional, attesero la chiusura della feria per impegnarsi attivamente in quella guerra civile che sarebbe durata tre anni e che avrebbe liberato la Spagna dal fronte  “progressista” composto dalle logge e dai comunisti.

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