giovedì 18 Luglio 2024

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La crisi sociale ormai dilaga

A Parigi in un anno è cresciuto del 16% il numero di persone costrette a vivere e dormire per strada, mentre in Francia in tutto sono 7.572, di cui un terzo è minorenne. Mentre il freddo si fa sempre più pungente nella capitale francese, con temperature che di notte scendono sotto lo zero, a lanciare l’allarme sono associazioni umanitarie e di soccorso. Secondo dati raccolti dall’emittente ‘France Inter’ presso il numero di emergenza 115, il ‘Samu’, sul territorio nazionale sono state censite 7.572 persone che dormono all’addiaccio, di queste 2.373 sono bambini di strada, di età inferiore ai 18 anni.
Nello specifico, a Parigi sono più di 3 mila le persone che vivono e dormono per strada, di cui 450 bambini, secondo l’ultimo censimento della ‘Nuit de la solidaritè’, un’operazione condotta ogni anno dal Comune di Parigi. Si tratta del 16% in più rispetto al 2022, ma questo aumento del numero di famiglie per strada non si limita alla capitale in quanto il fenomeno colpisce altre grandi città come Lione, Rennes, Marsiglia e Bordeaux.
Le associazioni hanno notato che sempre più famiglie dormono per strada dopo la pandemia di coronavirus. L’inflazione ha fatto precipitare in situazione di grande precarietà anche le famiglie che finora riuscivano a trovare un alloggio solo per passare la notte, spesso tramite proprietari di alloggi vetusti, presso parenti o in baraccopoli.

“È una situazione senza precedenti. Potremmo aumentare l’orario dei nostri centri diurni, offrire più pasti, chiedere allo Stato l’apertura di ulteriori posti di alloggio di emergenza. Ad ogni modo, non appena verrà messo in atto un nuovo sistema, sarà immediatamente saturo”, ha deplorato Lèa Filoche, vicesindaco di Parigi responsabile della Solidarietà.
Le associazioni del terzo settore denunciano una riduzione del numero di posti per l’alloggio di emergenza mentre alcuni alberghi convenzionati con lo Stato per offrire una stanza stanno uscendo dal sistema. I posti disponibili negli hotel sociali della regione Ile-de-France sono 2.400 in meno rispetto al 2021.
La situazione viene ricollegata alla fine del periodo di pandemia: le strutture che durante la crisi del Covid-19 avevano colto l’opportunità di occupare parte dei loro locali offrendo camere al numero 115, ora stanno tornando alla loro attività turistica, più redditizia. Inoltre, secondo informazioni raccolte da ‘France Inter’, diversi altri alberghi stanno effettuando lavori in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 dopo aver cacciato i loro residenti, a volte in modo molto brutale, gettandoli in mezzo alla strada.

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