martedì 10 Settembre 2024

Lo Ius Scholae è un lusso

Se questi sono i costi

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Le vacanze estive degli italiani sono agli sgoccioli e con il rientro dalle ferie il primo pensiero delle famiglie (di chi ha figli), va alla riapertura delle scuole. Molti genitori spesso, si anticipano prima dell’inizio dell’anno scolastico acquistando il corredo, i materiali (diario, cancelleria, etc.) ed a volte – approfittando delle città – anche i libri di testo. Ma anche quest’anno – secondo le analisi, e l’opinione di diverse associazioni di consumatori – i prodotti dedicati alla scuola subiscono notevoli aumenti: un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023, secondo Federconsumatori.

Il dettaglio: 647 euro per alunno (solo il corredo)
Dal monitoraggio effettuato dall’Onf – Osservatorio Nazionale Federconsumatori – complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i ‘ricambi’) ammonterà quest’anno a circa 647 euro per ciascun alunno.

Lo zaino in versione hi-tech: il più costoso
La voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley, per evitare di portare sulle spalle pesi eccessivi, oppure la versione hi-tech (per chi se lo può permettere) con tanto di power bank integrato, per poter ricaricare i propri dispositivi.

Per i libri si spenderanno invece in media 591,44 euro (+18% rispetto al 2023) per studente.

Quest’anno, inoltre, l’analisi dell’Onf ha preso in considerazione non solo il costo dei prodotti presso la Gdo e presso le cartolibrerie, ma anche online, dal momento che tale modalità di acquisto, ormai, è sempre più diffusa e consente, in molti casi, di risparmiare tempo e risorse. Mediamente, infatti, acquistando tali prodotti online – sempre secondo Federconsumatori – si risparmia il 20% rispetto all’acquisto presso le cartolibrerie e il 2% rispetto all’acquisto presso la Gdo.

E’ l’era del “riciclo”: “Sarà sempre più diffuso”
Qualunque sia la modalità di acquisto prescelta, quella per la scuola si conferma una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie: ecco perché molti ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati (zaini e astucci), allo scambio/regalo di prodotti anche attraverso gruppi online e sui social network, nonché ai testi scolastici usati.

Libri di testo: obbligatori, e dizionari
I libri di testo sono un tasto particolarmente dolente, come ogni anno: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%.

“Vi è da notare – così nel comunicato di Federconsumatori – quest’anno, che aumentano notevolmente i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie”. Un calcolo effettuato prendendo in considerazione le adozioni di testi scolastici di diverse classi delle scuole superiori di primo grado e di secondo grado, sia licei che istituti tecnici. I costi indicati sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 28%

Top spesa: gli alunni della prima
Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,81 euro (con un calo del -5,4% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 647,00 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.108,81 euro.

Federconsumatori: 715 euro l’anno per una prima liceo
Un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 715,30 euro (+3% rispetto allo scorso anno) e 647,00 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.362,30 euro.

Computer quanto mi costi
Importi a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un Pc, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di tale strumento, divenuto ormai indispensabile: dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge, infatti, che tra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia, dovendosi dotare di tali dispositivi, arriva a spendere, come minimo, 413,44 euro (considerando per antivirus e programmi i costi su base annua), con un rincaro del +5% rispetto al 2023.
“Mediamente i prodotti tecnologici utili alla didattica, rispetto allo scorso anno, registrano un aumento medio del +8,5%”. A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet.
Acquistando prodotti tecnologici rigenerati, come emerge da uno studio della Federconsumatori, si risparmia circa il 38%.

Occhio alle agevolazioni regionali ed ai buoni
Sono costi tanto elevati da incidere, inevitabilmente, sul diritto allo studio dei ragazzi. Per aiutare le famiglie ad affrontare tali spese esistono diverse misure, a livello comunale e regionale, che prevedono buoni, agevolazioni o gratuità dei testi scolastici per le famiglie con basso reddito.
Misure sicuramente positive, ma non ancora non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, specialmente alla luce della grave situazione economica “che le famiglie stanno vivendo a causa dei forti aumenti che si continuano a registrare”.

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