lunedì 14 Ottobre 2024

Chiagni e fotti

La Russia che si finge minacciata

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Povera Russia minacciata…..

Oggi si lavora sul riarmo europeo. Nell’Europa che – dicono a Mosca – la Nato ha organizzato per attaccare la Russia.

Davvero?
Alla fine della “guerra fredda” c’erano nella sola Germania dell’Ovest 40 sistemi Raytheon Hawk e Patriot. Oggi ci sono soltanto 15 Patriot a copertura dell’intera Europa centrale.
Come espansione aggressiva non c’è male.

In quanto all’espansione aggressiva…
Ricordiamo:

1994: con il Memorandum di Budapest viene smantellato l’arsenale nucleare ucraìno e la Russia s’impegna a garantirne l’integrità territoriale. Vent’anni più tardi invaderà la Crimea.

1997: Accordo di amicizia Russia-Nato a Parigi. Le due parti s’impegnano alla cooperazione e a non porre ostacoli alle alleanze reciproche. Nelle nazioni che aderiscono all’Alleanza Atlantica non si piazzano testate nucleari. Nessun vincolo è imposto invece a Mosca per l’enclave di Kalinigrad che minaccia l’Europa dall’interno.

2002: A Pratica di Mare inizia il processo di entrata della Russia nella Nato. Ne sarà membro associato – come Israele – fino al novembre 2021.

2008: La Russia attacca militarmente la Georgia. Nessuna reazione, anzi Francia e Israele minimizzano.

2014: La Russia invade e annette la Crimea e sobilla le insurrezioni in Donbass e Novoryssia.
L’Occidente reagisce diplomaticamente in ordine sparso. Gli angloamericani colgono l’occasione offerta da Mosca per alzare le tensioni; Francia, Germania e Italia armano il Donbass contro Kiev.

2020: Cessa il sostegno militare europeo al Donbass perché la Russia ha attaccato – tramite la Wagner – gli interessi strategici europei in Mali e in Libia dove, sostenendo il generale Haftar, che è stato una vita in esilio negli Usa ed è il referente locale degli americani, offre copertura militare al traffico di uomini e al contenimento delle compagnie petrolifere italiana e francese.

2022: La Russia invade l’Ucraìna con il pretesto di difendere i russofoni minacciati da Kiev. Contabilizza come proprio il numero totale delle vittime, che in otto anni sono state quasi 14.000, di cui il 45% però è lealista. Sorvola ovviamente su chi ha scatenato quel conflitto e come, e non cita il sostegno militare di cui ha goduto nell’impresa.
La decisione di “mettere fine al genocidio” di cui vaneggia avviene in piena descalation (77 morti negli ultimi due anni) e non ha altre spiegazioni se non l’accordo tra Kiev ed Unione Europea firmato nel luglio 2021 per l’utilizzo europeo dei minerali rari del Donbass.

2023: La Russia sostiene il golpe in Niger (ufficiali nigerini che hanno studiato dagli americani) e rivendica come proprie due mosse importanti. La prima è la depenalizzazione del traffico di uomini che consente così il rilancio massiccio delle migrazioni subsahariane verso l’Europa, con tanto di porta aperta dalla parte libica controllata da Mosca. La seconda è il blocco dell’uranio nigerino verso l’Europa, che ne è in gran parte dipendente. Il tutto mentre la Russia continua a cedere l’uranio per il nucleare americano.

Povera Russia accerchiata e aggredita, Talmente minacciata che, nel momento in cui ha offerto il fianco per una guerra, nessuno l’ha attaccata; anzi in Occidente si fa a gara per trattenere gli ucraìni da ogni controffensiva!

Invece di chiacchierare e sbraitare si considerino gli eventi, le date e soprattutto i dati.
Quelli ci danno il 72% di componenti americane nell’armamento russo; il 12% dell’uranio per il nucleare americano fornito dai russi; il quasi 100% dei software per i missili russi di provenienza californiana, rafforzate cooperazioni petrolifere russo-americane, continue missioni spaziali congiunte .

E, soprattutto, ci dicono chi è stato sguarnito, minacciato e attaccato nei propri interessi dalla cooperazione non più nemmeno tacita tra Washington e Mosca: cioè l’Europa presa a tenaglia dai due compari anche dopo l’implosione del carrozzone russo a fine anni ottanta

Ripeto: alla fine della “guerra fredda” c’erano nella sola Germania dell’Ovest 40 sistemi Raytheon Hawk e Patriot. Oggi ci sono soltanto 15 Patriot a copertura dell’intera Europa centrale.
Ma le testate russe sono puntate su di noi.

E quei buffoni frignano e millantano minacce contro di loro! Ma c’è anche chi ne ripete le menzogne e le ipocrisie, facendo un tifo cieco per chi le racconta.
Ignoranza o puro e semplice fanatismo per delega in un disagio esistenziale che ha trovato un’altra forma di “uccidere il padre”?

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