domenica 30 Giugno 2024

Donna Rachele spiava per i nazisti

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Una ricerca dello storico Carlo Gentile sul servizio di sicurezza delle SS
Con la deposizione del duce arrivarono in Italia una cinquantina di agenti, tra i “reclutati” anche Julius Evola
Spie nell´Asse: questo il tema della monografia dedicata dallo storico italo-tedesco Carlo Gentile alle operazioni segrete del SD (Sicherheitsdienst des Reichsfuhrers SS: Servizio di sicurezza del capo supremo delle SS Heinrich Himmler): Intelligence e repressione politica: storia del servizio d´informazioni SD in Italia dal 1940 al 1945. Un titolo «freddo» per una materia incandescente, investendo la rete segreta nazista nella penisola dalla fase dell´alleanza a quella dell´occupazione.
Gentile affianca all´esame del materiale tedesco la documentazione «declassificata» (cioè resa consultabile) dalla CIA, contenente gli interrogatori cui furono sottoposti gli ufficiali del SD dopo la loro cattura. Lo spionaggio in un paese amico comporta gravi rischi, poiché in caso di scoperta fa esplodere spinosi problemi politico-diplomatici. Hitler e il capo dell´Ufficio centrale di sicurezza del Terzo Reich, Reinhard Heydrich, vietarono al SD ogni operazione in Italia; nel febbraio 1940 la sospensione del divieto coincise con l´infiltrazione e il reclutamento di elementi fidati negli ambienti romani, in Vaticano, e nelle maggiori città centro-settentrionali. Nei primi tre anni di guerra la rete informativa raccolse soprattutto notizie di carattere economico e militare; ma segnalò all´ambasciata tedesca anche i preparativi di un attentato contro Mussolini. Dal 25 luglio 1943, con la deposizione del duce, il SD avviò un´azione in grande stile: nel giro di pochi giorni giunsero in Italia una cinquantina di emissari, intruppati nella divisione corazzata «SS Leibstandarte Adolf Hitler», reduce dal fronte russo e dislocata nella pianura padana. Questi agenti si dispersero alla spicciolata nel Nord Italia, dedicandosi prioritariamente al recupero delle liste di ebrei preparate a suo tempo dalle autorità fasciste. Il comando centrale del SD, localizzato a Verona, dipendeva dal generale Wilhelm Harster, che affidò il reclutamento al dottor Martin Sandberger, un giovane giurista che aveva impiantato la rete del SD in Estonia. Furono ingaggiati diversi altoatesini, in grado di parlare la nostra lingua; ad essi si aggiunsero, in veste di informatori, elementi filohitleriani tra i quali spicca il filosofo Julius Evola, tra i primi ad essere agganciato dal servizio segreto nazista a Roma. Doppiogiochista di alto livello fu il segretario personale del ministro Buffarini Guidi, Coriolano Pagnozzi. La lista degli informatori è fitta di nomi e apre scenari inediti su operazioni sinora avvolte nel mistero. A detta dell´interprete di Kappler, Aldo Franz, la spiata all´origine della cattura di Bruno Buozzi, dirigente sindacale socialista trucidato dai tedeschi al momento della ritirata da Roma, sarebbe arrivata dal vicequestore in pensione

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