martedì 8 Ottobre 2024

Hiroshima 65

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Hiroshima commemora le vittime. E per la prima volta in 65 anni gli Stati Uniti saranno presenti. Sin dal discorso pronunciato a Praga nell’aprile 2009 Barack Obama si è detto intento a perseguire l’obiettivo di un “mondo senza armi nucleari”. Ora, la partecipazione dell’ambasciatore americano in Giappone John Roos al Peace Memorial Park per l’anniversario del bombardamento che ha raso al suolo la città nipponica, sembra una prova dell’impegno preso dal presidente Usa.
Storica sarà anche la presenza del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Per la prima volta in assoluto uno dei massimi esponenti del Palazzo di Vetro parteciperà alla cerimonia. Ban Ki-moon si è recato anche a Nagasaki, colpita dall’atomica tre giorni dopo Hiroshima. “La mia visita ha rafforzato la convinzione che le armi nucleari debbano essere messe fuorilegge – ha detto Ban Ki-moon davanti al monumento eretto in memoria delle vittime coreane – L’unico modo per eliminare le armi di distruzione di massa è unire le forze dei governi e dei cittadini di tutto il mondo”.
L’ambasciatore Roos aveva già visitato il Parco della Pace e l’Atomic Bomb Dome – simbolo dell’olocausto nucleare – nel 2009, tuttavia la coincidenza con le cerimonie in ricordo delle vittime ha una rilievo molto maggiore. Dal 1988 la città di Hiroshima chiede alle potenze nucleari di presenziare all’evento. Finora gli Stati Uniti non avevano mai accolto l’invito.
 Ma per i sopravvissuti non basta. “gli Stati Uniti dovrebbero prima riconoscere il bombardamento come un crimine umanitario e offrire le proprie scuse. E’ necessario correggere l’opinione di chi ancora pensa che quel massacro sia stata una scelta giusta”.

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