giovedì 9 Maggio 2024

Il messaggio rivoluzionario di Gamal Abd El Nasser

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“Nasser resta sempre, agli occhi della grande maggioranza degli Egiziani, ed anche della maggior parte degli altri Arabi, il più grande uomo di Stato che il mondo arabo ha prodotto dalla fine dell’epoca coloniale”.

Il 23 luglio 2002 è stato il 50° anniversario della caduta della monarchia “morbosa” e corrotta che «governava» l’Egitto. Essa fu rapidamente sostituita da un regime di liberazione nazionale, che emancipò il paese dalla tutela straniera, che operò perché il popolo arabo, diviso in numerosi stati, potesse riunirsi in un ensemble grand’arabo, armonizzato da un socialismo di stampo nazionalista.



L’ascesa di Nasser



Tra i rivoluzionari che sbarazzano l’Egitto della sua corrotta monarchia, troviamo un ufficiale di 34 anni: Gamal Abd El Nasser. Nato da una modesta famiglia del sud dell’Egitto, egli in gioventù aderisce ai principî ed ai valori del nazionalismo rivoluzionario. Durante la seconda guerra mondiale egli, come i suoi commilitoni, simpatizza per i tedeschi. Questi giovani ufficiali ammirano la “volpe del deserto”, il Feldmaresciallo Erwin Rommel; essi sperano che questo audace tedesco sconfigga l’impero inglese in Africa del Nord, perché Londra colloca de facto l’Egitto, che pur teoricamente è indipendente, sotto la sua tutela. Durante la guerra contro Israele nel 1948, Nasser si rivela come uno degli ufficiali più coraggiosi dell’esercito egiziano e ottiene il soprannome di “Tigre di Falluyah”. Egli viene gravemente ferito.


Dopo la rivoluzione del 1952, Nasser diviene autenticamente il capo del suo popolo che gli dedica una genuina venerazione. Egli rappresenta anche il movimento dei popoli non allineati, speranza di tutti i popoli colonizzati del mondo, sottomessi ai diktat delle potenze coloniali straniere. Nasser muore nel 1970. Un buon numero dei principî all’epoca enunciati da Nasser restano perfettamente attuali, soprattutto agli occhi di coloro che, da sinistra, criticano a giusto titolo il “capitalismo senza freni” e la “globalizzazione neo-liberale”.



L’Egitto e la Germania



I rapporti germano-egiziani si basano in ultima istanza su un avvenimento storico, lo stesso che motivò l’azione progettata dai giovani ufficiali rivoluzionari attorno a Nasser, i quali vollero dare un altro destino all’Egitto e a tutto il mondo arabo. Dieci anni prima di questa rivoluzione, me

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