giovedì 9 Maggio 2024

il wto e lo sfruttamento dei Paesi poveri

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Il dramma sta nel fatto che i Paesi in via di sviluppo potrebbero vivere di sussistenza attraverso la loro agricoltura se i Paesi industrializzati dessero loro pochi fondi per aiutarli. Ma il denaro dalle organizzazioni internazionali, quali per esempio il FMI, arriva solo se quei Paesi accettano di esportare i loro prodotti agricoli. é un circolo vizioso!

GINEVRA. Storico accordo nella notte fra sabato e domenica alla seduta plenaria dell’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto) di Ginevra. Dopo giorni difficili, di confronto serrato e di divergenze d’opinione, i 147 paesi membri dell’Organizzazione hanno trovato un’intesa per rilanciare i negoziati sulla liberalizzazione degli scambi internazionali. La svolta che ha messo tutti d’accordo è arrivata dopo quindici ore di discussione. Un compromesso equo sulla questione più delicata, quella dell’agricoltura, che da sempre rappresenta l’ostacolo più difficile. Il testo del negoziato permetterà ai prodotti agricoli dei paesi in via di sviluppo di rafforzare la propria competitività con quelli dei paesi più ricchi. Risolto anche il nodo delle barriere doganali, per le quali è previsto ora un abbassamento delle tariffe più elevate, così come avevano chiesto i paesi in via di sviluppo, ma salvaguardando il diritto di proteggere alcuni prodotti ritenuti chiave e che dovranno essere definiti e negoziati.

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