La disastrosa trattativa cinese del Presidente della Repubblica completamente stravolta dalla stampa (qui un esempio per tutti). Calderoni prova a salvare il salvabile ma Fini rema per le multinazionali.
Il capo dello Stato a favore della ripresa della vendita di armi a Pechino. I cinesi lo chiamano «padre dell’Europa»
Ciampi: via l’embargo Ue alla Cina
Grande successo della visita: incoraggiata la collaborazione con le piccole e medie imprese italiane
Calderoli è contro gli accordi stipulati e propone i dazi. Fini: no, sarebbe un boomerang
PECHINO Notevole successo del viaggio a Pechino di Carlo Azeglio Ciampi e primi risultati sul piano della collaborazione economica tra Italia e Cina. Il capo dello Stato si è anche dichiarato a favore della fine dell’embargo sulla vendita di armi della Ue alla Cina. Ma queste aperture hanno scatenato l’attacco del leghista Calderoli che, «allibito» dalle parole del Presidente, chiede l’imposizione di dazi contro le merci cinesi. Replica Fini: le barriere doganali sarebbero velleitarie. Intanto il leader cinese Hu Jintao apre alle imprese italiane: firmati i primi accordi e passi in avanti nella lotta ai marchi contraffatti
Commento NR: Gli accordi presi favoriscono le multinazionali, mettono ancor più a soqquadro i mercati interni e vanno militarmente nel senso voluto dai neocons e dagli israeliani che hanno accordi privilegiati, dal punto di vissta del traffico d’armi e dell’intelligence, con Cina e Iran. In altre parole la visita è stata un vero e proprio disastro.