Il puritanesimo musulmano è moralisticamente correttissimo e combacia con la necorfilia del Nouvel Ancien Régime
Una media di dieci coppie al giorno viene scoperta in atteggiamenti intimi ‘proibiti’ lungo le spiagge dello stato di Terengganu, nel nordest della Malaysia, dove sono in azione vere e proprie ‘squadre contro il vizio’. Lo rivelano i ‘volontari’ di queste squadre, tutti civili impiegati a far rispettare la legge islamica che proibisce rapporti intimi tra coppie non sposate. Uno dei volontari, citato dal quotidiano ‘The Star’, ha rivelato di aver scoperto circa 1.200 coppie negli ultimi sei anni.
”Per le coppie non musulmane quello che possiamo fare è informarli sulle implicazioni delle loro azioni, ma le coppie musulmane vengono portate in tribunale”, ha detto l’uomo, che ha chiesto il rispetto dell’anonimato. La Malaysia applica un ‘duplice’ sistema legale e la sharia è la legge fondamentale per i cittadini musulmani, che rappresentano il 60% dei circa 28 milioni di abitanti.
Il mancato rispetto della legge islamica puo’ costare fino a due anni di prigione. Come a Terengganu anche in altri stati della federazione, soprattutto a Kalentan e Selangor, sono in azione i ‘volontari contro il vizio’.
Per gli osservatori tutto rientra nel trend che ha visto la ‘tollerante’ e multi-religosa Malaysia scivolare verso valori islamici più radicali, soprattutto dopo le elezioni del 2008 quando la coalizione di governo, la Barisan Nasional (Bn), ha perso terreno a favore di un’alleanza multietnica e multireligiosa.
Il partito di riferimento della Bn, la United Malays National Organisation (Umno), ha da allora corteggiato i favori dell’ala islamica radicale del Paese. Secondo un sondaggio dell’agenzia ‘Merdeka’ dello scorso marzo, circa il 60% dei malesi è d’accordo con l’applicazione di punizioni ‘islamiche’ per comportamenti immorali. Dall’inizio dell’anno almeno tre donne sono state condannate a essere frustate perché accusate di aver avuto rapporti ‘illeciti’.