lunedì 16 Settembre 2024

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altGli Usa hanno assoluto e urgente bisogno di caos

Gli Stati Uniti perdono per la prima volta nella loro storia il rating di tripla A: a non considerare piu’ i titoli di stato americani fra i piu’ sicuri investimenti al mondo e’ Standard & Poor’s con una mossa senza precedenti arrivata dopo ore di braccio di ferro con il Tesoro.
Il Dipartimento guidato da Timothy Geithner ha ricevuto la bozza della decisione dell’agenzia di rating venerdi’ alle 13.30, ore 19.30 italiane. E l’esame, che si protratto per ore con la risposta che e’ stata inviata alle 16.00 (ore 22.00 italiane), si e’ tradotto in un’accusa: S&P ha commesso un errore da 2.000 miliardi di dollari. L’agenzia ha ritardato la diffusione del comunicato che poi e’ stato reso pubblico dopo le 20.00, ore 2.00 italiane.
Il ”downgrade riflette la nostra opinione” sul piano di risanamento che non e’ adeguato a quanto ”sarebbe necessario per stabilizzare nel medio-termine il debito” afferma Standard & Poor’s, sottolineando che ”l’efficacia, la stabilita’ e la prevedibilita’ della politica americana si e’ indebolita in un momento” in cui le sfide fiscali ed economiche aumentano. Il tetto del debito – evidenza il presidente del comitato di valutazione di S&P, John Chambers – doveva essere alzato prima per evitare il downgrade. La decisione di Standard & Poor’s potrebbe avere – secondo gli osservatori – un effetto piu’ psicologico che pratico. Moody’s e Fitch hanno mantenuto il rating di tripla A per gli Stati Uniti e il downgrade di una sola agenzia e’ piu’ gestibile.
I titoli del Tesoro sono rimasti stabili negli ultimi giorni e considerati dagli investitori un investimento sicuro anche in seguito alla crisi del debito europea. Ma il taglio del rating delle ripercussioni potrebbe averle aumentando la mancanza di fiducia nel sistema politico e causando il downgrade di aziende e stati, per i quali i costi di finanziamento potrebbero salire. La maggiore preoccupazione e’ verificare se la decisione avra’ un impatto sull’appetito degli investitori esteri per il debito americano. Nel 1945 i creditori esteri detenevano solo l’1% del debito americano, ora ne controllano il 46%.
Gli Stati Uniti hanno assoluto e urgente bisogno di caos. Stragi in vista? Stragi in vista.

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