domenica 30 Giugno 2024

La lezione del Capitano

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Nel raccordo con Ventidue storie immortali

Seguendo la lezione di Codreanu, il Capitano. A cercare esempi a cui uniformarsi nella stagione fiacca e vile, divenire, i giovani, essi stessi esempio in tempi di lotta. E l’esempio si rende sempre ‘scandalo’ (novità), irrompere di valori quali il coraggio e il sacrificio in nome di idee nobili e grandi. Ecco perché dopo il cupo tramonto del ‘45, sui libri di scuola e non solo, la storia viene insegnata attraverso i grandi numeri dell’economia e della sociologia e della demografia, accompagnate dalle pulsioni dell’inconscio tanto care al Doktor Freud e ai suoi emuli. Non verso ‘terrazze che hanno color delle stelle’, ma spalancare la botola ove scorre il liquame delle fogne. Meglio lo starnazzare chiassoso nel cortile del pollaio che il volo della rondine ferita. Nietzsche aveva già ammonito: ‘L’oggi appartiene alla plebe’. Che è altra cosa dal popolo, si badi bene.                                                           

A dieci anni, quando ‘il Piave mormorava calmo e placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro maggio’, il piccolo di casa, venne delegato ad appuntare e spostare le bandierine colorate sulla cartina dell’Italia orientale, appesa in cucina, seguendo il bollettino di guerra alla radio. Una impressione indelebile, una emozione per tutta la vita. Così raccontava mio padre e della Grande Guerra ci parlava a tavola, nutrendoci di minestra e senso della Patria. Fin sul letto di ospedale, ultima dimora, mentre gli tenevo la mano. E Trieste e la terra rossa d’Istria – irredente e sempre italianissime – entravano nel cuore e nella mente del nipote, Emanuele.         

4 novembre, centenario della Vittoria – parola ‘oscena’ in un paese che, ogni anno festeggia la sconfitta, gabellandola quale liberazione (V Armata USA e VIII inglese) – quasi sotto silenzio, con vergogna oserei dire. Berthold Brecht docet. In questi giorni un’antologia di ‘3ventidue storie dalla Grande Guerra’ (Idrovolante edizioni), ognuna dedicata ad un eroe di ogni regione italiana. Titolo, appunto, Eroi. Un piccolo dono a rompere il muro omertoso del silenzio. Testimonianza per divenire esempio…

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