domenica 30 Giugno 2024

Gay Pride: a Berlino il borgomastro marcia in prima fila

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Dilaga la moda del Gay Pride. Una miriade di esibizionisti che manifesta in strada per l’affermazione di un presunto “orgoglio” gay. E in Europa i politici incominciano ad ostentare la loro omosessualità per ottenere vantaggi elettorali in una società che sta cambiando.

Con una sfilata pittoresca e festante, decine di migliaia di omosessuali hanno commemorato ieri a Berlino la 26/a edizione del Christopher Street Day, la giornata che ricorda le repressioni nel giugno del ’69 della polizia di New York contro gli omosessuali al Village.

Gay e lesbiche vestiti nelle fogge più bizzarre e sgargianti – e molto spesso seminudi – sono sfilati per otto chilometri lungo le arterie principali della capitale, dal Kurfuerstendamm, il grande viale alberato a ovest, alla piazza della Siegessaeule, la colonna della Vittoria dove il raduno si è concluso ieri sera.

Secondo la polizia, i partecipanti sono stati sotto le attese: 300.000 anzichè il mezzo milione previsto. Fra questi, in prima fila, il borgomastro di Berlino (capo del governo regionale), Klaus Wowereit. Il politico socialdemocratico è diventato una specie di icona per tutto il movimento omosessuale da quando nel 2001 fece un ‘outing’ pubblico della sua omosessualità e vinse anche le elezioni regionali.

«Ich bin Schwul und es ist gut so», «sono gay ed è bene così», disse scandendo quella che sarebbe diventata in breve tempo una citazione molto di moda. La frase «…und es ist gut so» è diventata un riuscitissimo slogan commerciale nonchè un comune intercalare dei tedeschi, al pari più o meno delle frasi smozzicate in tedesco pronunciate da Trapattoni nel suo oramai leggendario sfogo televisivo contro i giocatori del Bayern.

La sfilata si è svolta all’insegna del motto ‘Omoculturale, multisessuale, eterogeneò ed è stata inaugurata proprio da Wowereit, chiamato affettuosamente ‘Wowi’ dai suoi fan. «Siamo ben lungi dall’avere raggiunto l’equiparazione», ha dichiarato fra gli applausi: la parata degli omosessuali è anche un monito alla società contro le discriminazioni.
Il borgomastro ha detto che ancora oggi gi omosessuali sono
oggetto di mobbing e vengono discriminati: «non ci si deve nascondere, anche se uno ha un diverso orientamento sessuale»,
ha detto chiedendo all’opposizione cristiano democratica di non
bloccare la legge sull’equiparazione delle coppie omosessuali.

Il ministro della giustizia Brigitte Zypries, pure Spd e anche lei intervenuta alla sfilata, si è impegnata ad apportare «ancora prima della pausa estiva o subito dopo» migliorie alla legge sulle coppie dello stesso stesso. «Dobbiamo permettere le adozioni e sono sicura che potremo fare qualcosa anche in tema di eredita», ha anticipato.

L’associazione dei gay di Berlino-Brandeburgo aveva chiesto in occasione della sfilata l’equiparazione delle coppie gay al matrimonio eterosessuale, cosa assolutamente respinta dalla Cdu.

È inammissibile che delle coppie con gli stessi diritti si sostengano economicamente tutta la vita per essere poi trattati come estranei quando il partner muore, ha criticato il portavoce dell’ organizzazione, Alexander Zinn.

Al corteo sono sfilati una cinquantina di carri bardati a festa accompagnati, dentro e fuori, da centinaia di omosessuali scatenati, danzanti e in abbigliamenti fantasiosi e frivoli. Wowereit sfoggiava una camicia sgargiante stile Hawaii. Dopo il raduno finale, la festa è proseguita tutta la notte con un party all’Areana a Treptow, e numerosi appuntamenti in discoteche e club della scena gay.

Sotto lo striscione «Eguaglianza di fronte alla legge» oltre 700mila persone hanno partecipato ieri a Parigi alla marcia del Gay Pride. Un appuntamento tradizionale che quest’anno assume un significato speciale dopo che il recente matrimonio civile tra una coppia di omosessuali, il primo in Francia, ha riacceso il dibattito sulle unioni gay. Gli organizzatori della manifestazione denunciano «le promesse
astratte» fatte dal governo francese per garantire i diritti dei gay.

Migliaia di persone sono scese in piazza ieri a Valencia e a Barcellona per manifestare a favore dei diritti degli omosessuali e contro le discriminazioni.
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