Si riunisce a Buenos Aires la Conferenza internazionale della Convenzione di lotta al cambiamento climatico. Ma gli Usa, che il clima lo cambiano realmente, non partecipano. Una pagliacciata che ci riporta ai tempi della Società delle Nazioni
Parte oggi la maratona salva-clima di Buenos Aires: nella capitale Argentina fino al 17 dicembre si riunisce la 10/a Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione di lotta al Cambiamento Climatico ratificata da 189 nazioni. Un decennale doc con il Protocollo di Kyoto che entrera’ definitivamente in vigore il 16 febbraio 2005 grazie alla firma della Russia, fondamentale per dare il via al documento internazionale che detta le norme per l’abbattimento dei gas serra (-6,5% di emissioni di Co2 per l’Italia al 2012 rispetto alle emissioni del ’90).
Ecco in linea di massima le tappe della Conferenza di Buenos Aires: dopo l’elezione di componenti dell’ufficio di presidenza si procedera’ all’ammissione ai lavori delle organizzazioni non governative e verra’ anche stabilita la data dell’11/a Conferenza e il luogo che la ospitera’ con il calendario provvisorio delle attivita’ e delle riunioni degli organi della Convenzione 2005-2009.
Quindi la terza fase dedicata ai resoconti e alle relazioni degli organi sussidiari della Convenzione poi i lavori dedicati alla preparazione della conferenza delle parti firmatarie del Protocollo di Kyoto e all’integrazione tra gli obiettivi generali della Convenzione sul Cambiamento climatico e quelli del Trattato. Al termine dell’esame dell’esercizio finanziario e alla nomina del nuovo segretario esecutivo si riunira’ il segmento ad alto livello, quello del quale fanno parte i rappresentanti ministeriali dei governi firmatari, al termine del quale sara’ approvata la relazione finale.
Da considerare la profonda inutilità del tutto, visto e considerato che la stragrande maggioranza dei fattori d’inquinamento è prodotta dagli Stati Uniti che rifiutano di sottoscrivere qualsiasi accordo perseguendo la logica liberista e gangsterista nella quale si sono edificati: distruggere tutto, grande libido, senza pensare al domani.