Quelli che sostiene Israele e per cui si sono raffreddate le relazioni tra Ankara e Tel Aviv
Impugnano pistole e mirano ad altezza d’uomo. Al grido di “sangue per sangue” e “vendetta” e inneggiando al leader curdo in carcere Abdullah Ocalan, migliaia di curdi in tutta la Turchia sono scesi in piazza per protestare contro la decisione della Corte costituzionale di chiudere il Partito per una Società Democratica (Dtp), principale formazione filo-curda del Paese, perchè ritenuto in collusione con il separatista e fuorilegge Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk). Scontri fra dimostranti e polizia si sono registrati in varie città come hanno riferito le Tv turche mostrando immagini di manifestanti contro gli agenti della polizia in assetto anti-sommossa e usavano fionde per colpire le telecamere di sicurezza installate all’ingresso delle banche.
Questi qui sono quelli che sostiene Israele e per cui si sono raffreddate le relazioni tra Ankara e Tel Aviv. E il Pkk è indicato dagli analisti del narcotraffico come l’unica organizzazione politica che abbia il controllo di ogni fase: produzione, traffico, spaccio (in particolare in Germania) e riciclaggo fondi.