L’8 novembre 1960 John Fitzgerald Kennedy viene eletto sconfiggendo Richard Nixon, diventando così il più giovane presidente degli Stati Uniti e il primo cattolico. S’impegenrà su diversi fronti, dai diritti civili delle minoranze al controllo statale sull’emissione di valuta; con lui e Kruscev si fiorerà per l’unica volta nella storia lo scontro tra russi e americani. Verrà assassinato mentre lavora a un disimpegno dal Vietnam. Anche per via delle simpatie paterne per il nazionalsocialismo, non lesinerà parole di apprezzamento per Adolf Hitler.
Le estreme destre mondiali – sbagliando come sempre posizione – gli saranno stupidamente ostili.
L’aberrazione definita sovranismo ha i suoi antenati.