Le Borse di Dubai e Abu Dhabi continuano a calare energicamente, dopo che ieri il responsabile delle finanze di Dubai ha ipotizzato cessioni di attività per il gruppo infrastrutturale statale finito in difficoltà sui debiti, la Dubai World. Nel frattempo sempre ieri, secondo quanto riporta il Financial Times, si è svolto un primo incontro tra banche internazionali e locali, da una parte, e rappresentanti del gruppo dall’altra sulle richieste di ristrutturazioni dei debiti, che riguardano complessivamente 26 miliardi di dollari. Si è trattato solo di un primo contatto nell’ambito di un processo che “si prevede lungo”, precisa il quotidiano citando fonti vicine alla questione. Intanto la Borsa di Dubai continua a indebolirsi cedendo 6,38 per cento negli scambi di tarda seduta, mentre quella di Abu Dhabi, che aveva segnato una stabilizzazione, torna a calare con un meno 3,31 per cento.
Per ora Dubai World non ha ancora presentato un piano formale per la ristrutturazione del suo debito, dopo che nelle scorse settimane ha innescato allarmi tra i mercati internazionali chiedendo una moratoria di sei mesi sui pagamenti. Secondo l’Ft un test cruciale sarà rappresentato dalla ristrutturazione dei “sukuk”, i bond islamici emessi da Nakheel, la divisione sull’immobiliare di Dubai World che il prossimo 14 dicembre ha in scadenza debiti per oltre 4 miliardi di dollari.
Ma per ora non è stato convocato un incontro formale con i detentori dei bond e non è escluso che quelli di Nakheel vengano regolarmente onorati a scadenza. Secondo gli esperti, conclude l’Ft, la sfida sarà raccogliere il consenso di tutti i creditori, gradi e piccoli, attorno al processo di ristrutturazione. (con fonte Afp)