martedì 22 Ottobre 2024

La bussola in testa e nel cuore

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Tutto procede molto velocemente. La tecnologia e la robotica fanno passi da gigante; non sono più i politici a fare politica; la politica-spettacolo cambia pelle; la lotta per il controllo delle risorse energetiche si fa più accanita; la gestione mondiale muta fisionomia e si fa più semplice e più complessa.
Pochissimi stanno dietro a queste trasformazioni rapide e continue che, pure, offrono prospettive interessanti. Il nuovo gioco afghano, ad esempio, ha posto sul tavolo la necessità ineludibile di un’Europa unita, armata ed emancipata.
I più si perdono in liti da pollaio tra vax e no vax, in difese risibili e un tantino oscene della Costituzione e delle libertà civili, e poi pensano ancora a soluzioni localizzate incentrate su partiti o movimenti qualunquisti e si stordiscono così in un onanismo senza sosta. Questo quando – come avviene in Francia – non vengano afferrati emotivamente (per odio contro Marine Le Pen) per sospingere indirettamente la carretta del candidato della Nato (Xavier Bertrand) che, più realista del re, ci vuole sottomessi agli americani ben più di quanto questi ultimi pretendano oggi.
Siamo in un momento di passaggio così rapido e totale che ogni giorno che passa resterà indietro fatalmente qualcuno. Solo chi ha la bussola in testa e nel cuore attraverserà questo salutare uragano senza affogarci dentro. Per gli altri un consiglio: mettete la cera nelle orecchie e non ascoltate più le sirene idiote che ci circondano e che pullulano nel disorientamento generale.

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