domenica 30 Giugno 2024

LEONARDO DA VINCI PROGETTO’ ANCHE LA MODERNA FABBRICA TESSILE

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Tre secoli prima della Rivoluzione Industriale, e anticipando di cento anni le realizzazioni dei primi ingegneri del Nord Europa, Leonardo da Vinci stava progettando una fabbrica tessile secondo una moderna concezione dei processi di produzione industriale.

Lo hanno evidenziato nuovi studi fatti dal Museo Leonardiano di Vinci in collaborazione con l’ universita’ di Firenze – facolta’ di Ingegneria ed Architettura – e culminati nella realizzazione di alcuni modelli di macchine tessili che saranno esposti a Vinci in nuove sale allestite nel Museo Leonardiano delle quali e’ prevista domani l’ inaugurazione.

Le macchine tessili visibili sono un ”battiloro” (adatto nella lavorazione dei broccati), un ”binatoio a casse-fil” (unisce due fili di seta per farne uno piu’ forte) ed una ”filatrice multipla”; modelli digitali, realizzati al computer, ne dimostrano il funzionamento. Sono state realizzate in base ad approfondimenti condotti su disegni e manoscritti originali, tra i quali quelli di Madrid, che risalgono agli ultimi anni del ‘400 ed ai primi del ‘500 e che contemplano anche altre macchine – di cui non sono stati riprodotti modelli – tutte, comunque, considerabili segmenti di un piu’ complesso corpo industriale riferibile alla comune industria tessile dell’ epoca.

”E’ proprio durante gli esami di questi disegni e la realizzazione dei modelli – ha spiegato il direttore del Museo leonardiano Romano Nanni – che ci siamo resi conto che Leonardo stava lavorando alla meccanizzazione di quella che era la maggiore industria manifatturiera dell’ epoca, ovvero quello che oggi definiamo settore tessile”.

E’ la prima volta, e’ stato ancora affermato, che l’ approccio sistematico di Leonardo alle problematiche della produzione manifatturiera della sua epoca viene indagato con questa consapevolezza. C’ e’ anche un indizio in piu’ che dimostrerebbe questa ulteriore intuizione di Leonardo, una specie di caso da ”spionaggio industriale” che il genio di Vinci ritenne di aver subito.

”In una lettera al Papa del 1515 – ha riferito ancora Nanni – Leonardo si lamenta di ‘un tedesco’ che lo aveva copiato. In realta’ erano comparsi a Danzica gruppi di telai simili a quelli che aveva progettato e se ne doleva”. Le macchine verranno esposte nelle nuove sale del Museo Leonardiano il cui percorso e’ stato ampliato utilizzando la Palazzina Uzielli, edificio ristrutturato con funzione espositiva che si trova distante un centinaio di metri dalla sede storica del museo, il castello dei Conti Guidi. Oltre alle macchine tessili, ospitate in due sale, saranno visibili nel nuovo edificio anche la riproduzione di un modello ligneo in scala 1:2 della ”gru a piattaforma anulare” con cui Brunelleschi pote’ realizzare la cupoletta della lanterna del Duomo di Firenze.

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