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Le onde sono una meraviglia della natura, così ammalianti da poter essere contemplate per ore intere, senza mai annoiarsi. Dato che la loro forma dipende, oltre che dai venti, anche dalla conformazione della costa su cui si infrangono, esistono alcuni luoghi del mondo in cui creano uno spettacolo particolarmente suggestivo, oppure si prestano a determinati scopi, come essere cavalcate sulla tavola da surf, o ancora raggiungono altezze vertiginose e sono quindi molto pericolose. Ecco dieci luoghi del mondo in cui ciascuno può trovare l’onda perfetta, per il divertimento o semplicemente per ammirarla.
Onde: i luoghi del mondo in cui sono più grandi e più belle
ONDA DI CHICAMA, Malabrigo, Perù – Una sequenza di dolci increspature, perfettamente uguali le une alle altre, adatte al surf o semplicemente da contemplare in una visione quasi ipnotica: siamo in Perù, nei pressi del villaggio di Malabrigo, dove si trova un’onda così perfetta da essere addirittura tutelata da una legge nazionale. Per conservarla, è stato fatto divieto di alterare in alcun modo il tratto di costa e il fondale marino della zona: l’onda è considerata la più lunga del mondo, dato che le sue increspature possono essere cavalcate con il surf per ben quattro minuti.
TAIWAN – Qui è stata registrata l’onda più alta del mondo: una boa oceanografica ha rilevato la folle altezza di 32.3 metri, durante il tifone Krosa che il 6 ottobre 2007 ha colpito in pieno l’isola. È possibile, anzi probabile, che si siano verificate onde ancora più alte in altri luoghi dell’oceano, ma questa è la maggiore mai registrata in modo strumentale.
MALIBÙ, California – Ecco un altro luogo in cui ammirare l’onda perfetta, tanto da essere stata scelta come set per il celebre film “Un mercoledì da leoni”: la spiaggia di Malibù, con la sua chilometrica estensione e le grandi scogliere, è la patria delle grandi mareggiate e delle cosiddette Big Waves.
CAPO HORN, Cile – Indicato per convenzione come il punto più meridionale del continente sudamericano e punto di congiunzione tra oceano Atlantico e oceano Pacifico, Capo Horn è da secoli il terrore dei navigatori per le sue acque sempre tempestose e per le intense correnti. Punto di passaggio obbligato per le navi che devono compiere la circumnavigazione dell’America Meridionale, dopo l’apertura del Canale di Panama è diventato più che altro un luogo simbolo, ma attraversarlo da est a ovest, cioè di bolina, è ancora oggi un’impresa estrema.
NAZARÉ, Portogallo – Anche l’Europa ha le sue Big Waves: il paradiso dei surfisti più spericolati si trova a Nazaré, dove la particolare conformazione del fondale marino genera onde di altezza vertiginosa sulle quali si sfidano sulle loro tavole i campioni estremi d tutto il mondo. Il posto migliore per ammirarle questi grandi cavalloni è il promontorio roccioso di Il Sitio, a picco sul mare, a circa due ore di auto a nord di Lisbona.
TELLARO, La Spezia – Il Mediterraneo non genera di solito onde di dimensione estrema: la costa ligure, però, nei mesi invernali conosce mareggiate spettacolari e tutte da ammirare (naturalmente da posizioni di sicurezza). Uno degli spettacoli più suggestivi si ammira nei pressi di La Spezia, alle Cinque Terre e nei villaggi marinari di Tellaro e soprattutto di Portovenere.
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TARIFA, Spagna – Sempre nell’Europa meridionale, ma affacciate all’Oceano Atlantico non lontano dalla città di Cadice, le lunghe spiagge dorate di Tarifa nei mesi dell’autunno e dell’inverno sono battute dal vento e dalle correnti. In alcuni tratti di questo litorale, sulla Costa della Luz (costa della Luce) le onde si trasformano in un grande campo di divertimento per i surfisti di tutto il mondo.
ABERDEEN, Scozia – Affacciata sul Mare del Nord, lungo la costa nord-orientale della Scozia, questa località è nota per le violente burrasche che la colpiscono non solo nei mesi invernali, ma anche in autunno e in primavera. In particolare, la regione è spesso interessata da depressioni meteorologiche che causano venti molto forti e sollevano onde spettacolari.
REYNISFJARA, Islanda –Una spiaggia nera e bellissima, in cui la natura mostra il suo volto più selvaggio e potenzialmente ostile: si dice che la spiaggia di Reynisfjara sia una tra le più pericolose al mondo, perché è colpita da frequenti onde anomale che possono abbattersi sulla riva senza preavviso: per visitarla in sicurezza è dunque necessario tenersi molto lontano dalla battigia.
MONT SAINT-MICHEL, Normandia – Qui si può osservare un altro tipo di onda, spettacolare e solo apparentemente innocua: l’onda di marea in questo luogo arriva a creare un dislivello pari a circa 14 metri e trasforma in isola la piccola rocca. Contribuisce a questa ampiezza non è solo l’azione della luna, ma anche la particolare conformazione della baia, costituita da una piana fatta da sabbie sedimentose. Avventurarsi sull’arenile, anche con la bassa marea è estremamente pericoloso, se non con la guida di personale locale molto esperto e dopo aver consultato le tabelle giornaliere delle maree.