Effetti della guerra russoamericana all’Europa.
Secondo la Bce “la recessione resta uno scenario possibile di fronte al deterioramento del già debole scenario economico” con “consistenti rischi al ribasso”. La Banca centrale europea rileva che “il pieno impatto” dell’aumento dei tassi (che potrebbero ancora salire come affermato dalla Lagarde) sull’economia “deve ancora materializzarsi”, e le prospettive della stabilità finanziaria restano fragili, con i mercati “esposti a condizioni macro avverse e agli sviluppi geopolitici”, come le tensioni in Medio Oriente “che aggiungono incertezza”.
A questo quadro disegnato dalla Bce si aggiungono condizioni finanziarie più restrittive, una minore domanda aggregata e una minore offerta di credito, un quadro idoneo a scatenare la tempesta perfetta della crisi.
I dati sul Pil A partire dal terzo trimestre del 2023, la crescita del Pil dovrebbe attestarsi allo 0,7% nel 2023 e all’1% nel 2024, con una riduzione di 60 punti base rispetto a sei mesi prima. Mentre le sorprese economiche sono state positive negli Stati Uniti nel 2023, le notizie sono state prevalentemente più negative del previsto per l’area dell’euro e la Cina. Anche se le previsioni indicano che l’economia dell’area euro potrebbe godere di un atterraggio morbido, anche una recessione rimane uno scenario probabile.
L’incertezza sul Patto di Stabilità pesa sullo spread Inoltre la Bce evidenzia come i negoziati sul Patto di Stabilità “stanno provocando una significativa incertezza” e “l’incapacità” di trovare un accordo non solo ritarda “il necessario aggiustamento di bilancio e lo slancio verso riforme e investimenti”, ma “l’incertezza porterebbe probabilmente a ulteriori aumenti dei rendimenti e degli spread dei titoli di Stato, soprattutto per i Paesi che potrebbero non rispettare il Patto e trovarsi ad affrontare procedure di disavanzo eccessivo”.