domenica 30 Giugno 2024

Tempo di stenti

Le condizioni economiche dei più sono in netto calo

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Per mangiare tutti i giorni serve il discount.

Sono ancora i discount alimentari a registrare gli incrementi di vendite maggiori nell’ambito della grande distribuzione: a novembre scorso le vendite registrano un +6,9% in valore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
In undici mesi mettono a segno un +8,5% rispetto al periodo gennaio-novembre 2022. E’ quanto emerge dai dati Istat sul commercio al dettaglio.
Su base mensile, indica inoltre l’Istat, sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+0,2%) mentre registrano una flessione quelle in volume (-0,2%); le vendite dei beni non alimentari sono, invece, in aumento in valore e in volume (rispettivamente +0,6% e +0,4%). Su base annua, le vendite dei beni alimentari crescono del 4,1% in valore e diminuiscono del 2,0% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-0,3%) sia in volume (-2,3%). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+5,0%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,1%).

A novembre 2023 si stima, per le vendite al dettaglio, una crescita mensile dello 0,4% in valore e dello 0,2% in volume, determinata soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari. Su base annua, le vendite al dettaglio aumentano dell’1,5% in valore e registrano un calo in volume del 2,2%. Lo indica l’Istat, sottolineando che a livello tendenziale prosegue la diminuzione dei volumi, seppur in modo più contenuto rispetto ai mesi precedenti.
Su base mensile, indica inoltre l’Istat, sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+0,2%) mentre registrano una flessione quelle in volume (-0,2%); le vendite dei beni non alimentari sono, invece, in aumento in valore e in volume (rispettivamente +0,6% e +0,4%). Su base annua, le vendite dei beni alimentari crescono del 4,1% in valore e diminuiscono del 2,0% in volume; quelle dei beni non alimentari calano sia in valore (-0,3%) sia in volume (-2,3%). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L’aumento maggiore riguarda i Prodotti di profumeria, cura della persona (+5,0%), mentre registrano il calo più consistente Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-4,1%).

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