Attaccata la proterva e grossolana eminenza grigia che detta la linea politica nel nostro paese: l’inossidabile Michael Ledeen, difeso (qualcuno se ne stupisce ?) dal sorosiano Capezzone neo-CON readicale
La vicenda di Michael Ledeen, del suo opaco passato e del suo frenetico presente, dei suoi rapporti con esponenti di primo piano della maggioranza di governo, pone una domanda molto semplice e molto seria: qual è la politica estera del nostro paese? E soprattutto: chi ne è l’artefice? Roma, o la Washington dei neocon? Gianfranco Fini o gli amici di Ledeen e il suo American Enterprise Institute?. Il senatore dei ds Massimo Brutti, membro del comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti, risponde a alcune di queste domande.
L’inossidabile Michael Ledeen, colui che ordinò i depistaggi di Bologna, durante i quali e per i quali venne utilizzato lo stesso esplosivo della strage prima che fosse fatta la perizia e che, dunque, i depistatori potessero sapere quale fosse, è difeso (qualcuno se ne stupisce ?) in particolare dal sorosiano Capezzone neo-CON readicale e dal mona/rchico Fabio Torriero culturmaker dell’Ugl