Autostrade. Negli anni Sessanta vennero sottoposte a un pedaggio temporaneo per ammortizzarne i costi, così si disse allora. Adesso costano quanto la benzina. Negli anni Trenta erano gratuite.
Nel 2003 le Autostrade dichiarano di aver destinato circa 650 milioni di euro in lavori di potenziamento e messa in sicurezza della rete. Gli investimenti per la manutenzione sono ammontati invece a 270 milioni. Secondo dati dell’Anas gli interventi direttamente rivolti a migliorare la sicurezza degli utenti su tutta la rete autostradale italiana sono stati 131,4 milioni di euro (la cifra si riferisce però al 2002), di cui un terzo circa a carico della società Autostrade (46,2 milioni).
Sotto accusa poi ci sono gli interventi di manutenzione programmata che, soprattutto nei periodi estivi, rallentano la circolazione e allungano i tempi di percorrenza. Le Autostrade si difendono ricordando che la manutenzione è indispensabile per aumentare sicurezza e qualità del servizio e ricordano che nel 2003 la società ha ricostruito 14,5 milioni di metri quadri di strade (il 21% in più rispetto all’anno precedente), mentre le superfici rifatte con pavimentazioni drenanti (che aumentano la sicurezza in caso di pioggia) tra il 2002 e il 2003 sono quasi triplicate passando da 2 a 6 milioni di metri quadrati.