mercoledì 8 Maggio 2024

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Il PM: è stata un’aggressione comunista a Casa Pound

Scattano le denunce per gli scontri di due settimane fa in via Castiglione tra gli attivisti del Tpo e e militanti dell’associazione di estrema destra CasaPound. Per il Tpo sono indagate tre persone, una per CasaPound. La Digos e il Pm Valter Giovannini, che hanno ricostruito i fatti sulla base delle denunce incrociate e delle testimonianze, sono convinti che non si sia trattato di una rissa, ma di un’aggressione da parte del Tpo, cui CasaPound ha reagito. I ragazzi del Tpo stavano volantinando contro la presenza dei “neri” nel quartiere. Quando quegli ultimi gli si sono parati davanti, gli antagonisti hanno provato a cacciarli, prima a parole poi aggredendoli. Il ragazzo di CasaPound indagato per lesioni aggravate avrebbe colpito per reazione. Sarebbe intervenuto a colluttazione già iniziata per difendere un suo amico, colpendo De Pieri (che ha presentato denuncia) con la cinghia dei pantaloni. I tre attivisti del TPO: il 35enne De Pieri, un bolognese di 37 anni L.P. e un pescarese di 27 F.D.B. sono indagati per lesioni aggravate, percosse e porto di strumenti atti a offendere in concorso con ignoti: a loro è attribuita la catena ritrovata poco dopo dalla polizia in Via Castiglione, ma alcuni negozianti hanno parlato anche di bastoni.

Insomma questo antifascismo è sempre più un boomerang.

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