sabato 27 Luglio 2024

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Colgono l’occasione per ordinare i taser

Si comincerà a breve con alcuni reparti della polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza. A Milano, Padova, Reggio Emilia, Caserta, Brindisi e Catania. Una sperimentazione operativa — dopo quella iniziale in altri trenta centri urbani di qualche settimana fa — che prelude alla distribuzione massiccia alle forze dell’ordine di pistole elettriche modello «X2», di fabbricazione americana (in Italia la produzione è vietata), in grado di stordire e immobilizzare soggetti pericolosi con una scarica ad alta tensione ma a basso amperaggio.
I test
Ad annunciare l’inizio dei test su strada — presumibilmente nei reparti volanti, nei nuclei radiomobile dell’Arma e nei gruppi pronto impiego delle Fiamme gialle —, in linea con quanto previsto dalla circolare del 20 marzo del direttore dell’Anticrimine Vittorio Rizzi, è stato ieri il capo della polizia Franco Gabrielli che a Genova ha visitato in ospedale Paolo Petrella, l’agente ferito a coltellate da Jefferson Tomalà, il 21enne originario dell’Ecuador ucciso domenica pomeriggio con 5 colpi di pistola da un collega del poliziotto, dopo che la pattuglia aveva già utilizzato contro il giovane lo spray al peperoncino: «Presto i poliziotti avranno in dotazione i taser così potranno agire in ulteriori condizioni di sicurezza e potranno non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi».
Indagine
La vicenda genovese è tuttora al centro di un’indagine della magistratura — l’agente è indagato per eccesso colposo nell’uso dell’arma d’ordinanza —, che per alcuni sindacati di polizia avrebbe potuto avere un finale diverso se gli operatori avessero avuto il taser. «L’agente che ha sparato a mio figlio è un incompetente e non merita la divisa. L’hanno ucciso come un animale», attacca la madre del ragazzo, Lourdes, assistita dall’avvocato Maurizio Tonnarelli, che chiede: «Era necessario sparare a un ragazzo armato di un coltellino da cucina? Non era un delinquente e gli agenti in casa erano almeno otto». L’operato del poliziotto viene invece elogiato con un tweet dal responsabile del Viminale Matteo Salvini: «Non solo da ministro, ma da cittadino italiano e da papà, sarò vicino in ogni modo possibile a questo poliziotto che ha fatto solo il suo dovere salvando la vita a un collega».
Sperimentazione
Ma la questione taser è diventata ora una priorità. «Abbiamo terminato il primo iter cominciato nel 2014, avvieremo una sperimentazione sul campo: speriamo in tempi brevi di consegnarli a tutti i colleghi più esposti al contatto con soggetti che possono arrecare danni ai nostri operatori», aggiunge Gabrielli, spiegando che vicende tragiche come quella di Jefferson «lasciano amarezza, anche quando muore una persona che delinque. Non dobbiamo mai perdere il profilo di umanità che contraddistingue in positivo la nostra attività».
La posizione dei sindacati di polizia
Pur accogliendo con soddisfazione l’introduzione del taser, dopo un dibattito durato anni su rischi collegati al dispositivo e regole d’ingaggio , la posizione dei sindacati di polizia non è univoca. La Consap auspica «l’utilizzo di fasce in velcro multiuso» per immobilizzare le persone senza ferire, il Sap invece «telecamere sulle divise», mentre la Silp sottolinea come manchi «il protocollo di tutela» e per i funzionari di polizia (Anfp) la pistola elettrica «è uno strumento importante, da usare con cautela».

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