75 anni fa le tue spoglie venivano ingoiate da un fossato in terra slava
Morivi combattendo con la M ricamata, ché nel 43 non volli unirti alla canaglia che si preparava ad edificare la bella Italia di mafiosi e carogne.
Morivi ma non moriva con te l’amore, che ancora oggi accende, sempre più fatuo, il fuoco degli europei che non si arrendono.
Cosa faresti delle celebrazioni ufficiali del 10 febbraio, della ipocrita commozione, credo di saperlo: una raffica di moschetto!
Caro zio, noi ti onoriamo alla vostra maniera, non pieghiamo la testa alla terra che vi ha ingoiato, non con le lacrime, ma con il braccio levato al cielo ed al Sole, a cui da sempre apparteneste.
Onore ai camerati uccisi!