Rotto l’accerchiamento a Boe Way Hta, i Karen pronti ad altri venti anni di guerriglia
29 APRILE
L’ordine dello Stato Maggiore è arrivato ieri: abbandonare il centro di Boe Way Hta,
radunarsi sulla collina che sovrasta la roccaforte. Così i 50 volontari dell’Esercito di
Liberazione Karen che guidati dal colonnello Nerdah Mya avevano tenuto testa per tre
settimane a 450 assalitori (truppe birmane combinate con milizia collaborazionista), hanno
imboccato uno dei numerosi sentieri minati che dal villaggio simbolo della resistenza
portano sulle alture circostanti. Ora si passa dalla difesa alla guerriglia. I leader Karen
hanno dato l’ordine dopo aver a malincuore constatato che ancora una volta il territorio
tailandese era servito alle truppe birmane per manovrare ed accerchiare i resistenti. E
dopo aver visto che i rifornimenti destinati al 201° battaglione KNLA erano stati bloccati
dalle autorità di Bangkok, sempre meno neutrali in questa guerra entrata ormai nel suo
sessantesimo anno.
Raggiunto telefonicamente, Nerdah Mya ci ha detto: “Avremmo potuto resistere a lungo
se alle nostre spalle non fossimo stati attaccati da un battaglione proveniente dalla
Thailandia. Hanno tagliato così l’unico canale di rifornimento aperto. I comandi non
avevano altra scelta.”
Diverse abitazioni Karen poste in territorio tailandese sono state date alle fiamme dalla
soldataglia birmana: i civili erano fortunatamente riusciti a fuggire poco prima.
La fiera resistenza opposta dai 50 di Boe Way Hta ha costretto i birmani a concentrare
nell’assalto diversi reparti dislocati in villaggi occupati lo scorso ottobre. E così l’Esercito di
Liberazione Karen ha potuto approfittarne. Il 103° battaglione ha infatti riconquistato ampie
fette di territorio, alcuni chilometri più a sud, trasformando la caduta di Boe Way Hta in una
vittoria di Pirro per le truppe di Rangoon. “Boe Way Hta è un simbolo” ha dichiarato
Nerdah Mya “è stata per molti anni una spina nel fianco dei birmani. L’aveva costruita
mio padre (Bo Mya, storico leader della rivoluzione Karen. N.d.r.). Ma noi dobbiamo
guardare avanti. Oggi loro pensavano di poter festeggiare una vittoria, e invece si
ritrovano subito a dover fare i conti con noi pochi chilometri più in giù. Tutto da rifare.
Nessuna vittoria. Mentre noi siamo pronti a combattere per altri 20 anni, per avere la
nostra libertà”
Con l’occupazione di Boe Way Hta da parte delle truppe birmane perdiamo un’altra delle
cliniche della Comunità: la prima, nata nel 2001 e sede di numerosi corsi di aggiornamento
tenuti dai medici di Popoli per i nostri infermieri. Ma anche questa risorgerà poco lontano
da lì, per proseguire nella vitale funzione di assistenza alla popolazione Karen.