sabato 27 Luglio 2024

Come colonia abbiamo le carte in regola

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Pende verso il piemontese Feminis la bilancia per decidere chi fu l’inventore dell’acqua di colonia. L’alternativa, Farina, piace a francesi e tedeschi

Una guerra sorda, condotta da almeno tre secoli e combattuta a partire dalla Val Vigezzo, in Piemonte, con il coinvolgimento di Francia e Germania, potrebbe avere fine grazie alla scoperta di una ricercatrice che l’ANSA è in grado di rivelare. La Val Vigezzo è la valle dei pittori, degli spazzacamini e dell’inventore dell’Acqua di Colonia, il casus belli. Già, perché su chi produsse per primo il profumo famoso in tutto il mondo – ricetta ancora segretissima, come quella della Coca-Cola o delle Alici Rizzoli – è da sempre aperta polemica. Fu Giovanni Maria Farina (1685-1766) oppure Paolo Feminis (1666 -1736)? Entrambi di Crana, in Val Vigezzo. Entrambi emigrati in Germania, forse pure imparentati. E questa pare sia l’unica cosa sulla quale tutti erano fino ad ora d’accordo. Per il resto guerra aperta tra i Farina di Colonia e i sostenitori di Feminis. Ma Silvia Ceccomori, che da anni si dedica alla storia della vallata, ha trovato in una biblioteca di Parigi i foglietti che venivano allegati all’Acqua in cui Giovanni Antonio Farina (1718-1787), nipote di Giovanni Maria, attesta che quell’Aqua Mirabilis, poi Acqua di Colonia, delicata miscela di olio di neroli, bergamotto, lavanda e rosmarino fu “inventata da Paolo Feminis, italiano e già distillatore di Colonia”. Dunque Feminis era a capo di un laboratorio dove si produceva l’Acqua e Antonio Farina fu l’erede al quale venne trasmesso il segreto di fabbricazione. Suo nipote, nel 1806, fonderà a Parigi la Jean Marie Farina,in seguito ceduta a Roger et Gallet. Una conferma, in sostanza, di quanto tenacemente sostenuto dal Comune di Santa Maria Maggiore, oggi il principale paese della vallata: Feminis inventò la colonia, un Farina la diffuse in tutto il mondo. Figuriamoci. Gli eredi tedeschi dei Farina, all’ottava generazione, con un marchio prestigioso da secoli tra le mani, una fabbrica prosperosa di profumi a Colonia, non avevano finora voluto sentir ragione. Nel dicembre del 2007 avevano scritto al Comune di Santa Maria proponendogli per quest’anno, 2009, l’organizzazione di un evento celebrativo “per i 300 anni della fabbrica di profumo più antica del mondo, “Johann Maria Farina gegenuber dem Julichsplatz'”. Avrebbero perfino messo a disposizione “una grande quantità di oggetti e documenti” – si legge in una lettera al Comune – per l’allestimento temporaneo di un Museo del Profumo. E i loro documenti attesterebbero inequivocabilmente che l’inventore dell’Acqua è il loro antenato. Santa Maria invece dà un’altra versione. Nel sito del Comune è scritto: ” Giovanni Paolo Feminis, sulle orme di tanti convalligiani, lasciò ancor ragazzo la Valle Vigezzo, raggiungendo la Germania per praticarvi il commercio, prima a Rheinberg e in seguito a Magonza sul Reno e a Colonia, dove poté dare sfogo alla sua predisposizione per gli infusi medicamentosi e l’erboristeria, aprendo una distilleria e vendendo localmente, fra gli altri profumi, una straordinaria “aqua mirabilis” a base di alcool e di essenze finissime, alla cui formula avrebbero contribuito i preziosi consigli contenuti in una pergamena consegnatagli da un monaco, col quale il Feminis sarebbe stato in rapporto di affettuosa corrispondenza.” “Nessun brevetto, nessuna ricetta, nessun appunto: solo la tradizione vuole che Feminis abbia tramandato i segreti della sua arte alla famiglia Farina” replica la rinomata ditta tedesca accusando i sostenitori del Feminis di “avere condotto delle indagini storiografiche basate più sulla leggenda e sulla chiacchiera”. Il documento trovato ora da Silvia Ceccomori metterebbe fine alla querelle secolare. L’attestato da lei rinvenuto porta la firma di Mathieu Seutter della facoltà di medicina di Colonia, 13 gennaio 1727. Difficile dunque che la diffida tedesca al Comune di Santa Maria vada a buon fine: “Vogliate quindi correggere le informazioni non corrispondenti a realtà sul vostro sito e indicare il profumiere Giovanni Maria Farina come unico vero ideatore dell’Acqua

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