Ogni desiderio è un’ordinazione
Si chiama ‘Quanfunding’, una start-up che introduce un nuovo modello di business rivoluzionario nel mondo del web, il socialwishing. La piattaforma ideata da Marco Casini, 34 anni, originario di San Miniato, borgo di 27mila anime nella provincia di Pisa, offre agli utenti la possibilità di ottenere significativi sconti (fino al 90%) su articoli di loro interesse che, come racconta l’ideatore, “serve a realizzare i desideri di tutti”.
l modello operativo si basa sulla partecipazione degli utenti che, come per le app di dating, effettuano gli ‘swipe’ sui desideri degli altri utenti: più swipe un desiderio ottiene, più rapidamente la sua realizzazione si concretizza. “Quanfunding.com – spiega Casini – è aperta a tutti i desideri, purché siano beni materiali, nuovi, prodotti e riproducibili in serie e con un valore economico riscontrabile . Immaginiamo che un desiderio abbia un prezzo di 100 euro; a questi si aggiunge il 10% per sostenere i costi della piattaforma, portando così il totale a 110 euro. La quota dell’utente per effettuare le donazioni agli altri utenti sarà dunque di 11 euro che potranno essere impiegati liberamente per effettuare fino a un massimo di 100 donazioni da 11 centesimi per soddisfare i desideri degli altri utenti community. In questo circolo virtuoso è possibile arrivare a uno sconto potenziale del 90% sul prezzo d’acquisto del prodotto desiderato”.
L’ultimo modello del tuo smartphone preferito? La borsa che hai sempre sognato di possedere? Quale oggetto desideri da tempo e non hai mai potuto comprare? Tutti i desideri possono essere concretizzati grazie al processo virtuoso di Quanfunding.com tranne, come è precisato nelle faq della piattaforma, “cibo di qualsiasi natura per esseri umani e animali, le opere d’arte, i beni immobili, le armi di qualsiasi natura o genere, gli animali, qualsiasi oggetto usato o ricondizionato, oggetti a tiratura limitata, soldi, criptovalute e veicoli storici”.
E se gli swipe non coprono il potenziale sconto del 90%, cosa succede al desiderio di un utente? “Semplice – spiega Casini – ognuno è libero di decidere se ritirare il proprio desiderio recuperando la quota versata al netto delle commissioni che servono alla piattaforma per sopravvivere, oppure concludere comunque l’acquisto con la scontistica raggiunta. Mettiamo caso che il desiderio sia un smartphone del valore di mille euro e che, al termine del periodo a disposizione, sia stato raggiunto il 50% del valore grazie alle donazioni. L’utente può coprire il restante 50% e avrebbe, comunque, acquistato il telefono alla metà del prezzo di listino». Ma cosa ha spinto un ragazzo della provincia toscana a ideare una piattaforma che possa aiutare le persone a realizzare i proprio desideri grazie alla collaborazione di una community che, lentamente, ma concretamente, si sta popolando?
“Viviamo – avverte Casini – nell’epoca del consumismo più sfrenato; nella quale la soddisfazione di possedere un oggetto desiderato è spasmodica. Ma, d’altra parte, il potere d’acquisto degli italiani, soprattutto dei giovani, è forse il più basso dal secondo dopoguerra, costringendoli a rateizzare le spese e fare dei compromessi”.
“La missione di Quanfunding.com – continua – è quella di aiutare le persone a realizzare i propri desideri materiali grazie alla collaborazione di una community che si mette a disposizione del prossimo. Stiamo parlando di beni materiali, è vero, ma non possiamo nemmeno fare finta che la nostra epoca non sia contraddistinta dal possesso, dall’avere, dal concedersi gli sfizi materiali che ci fanno sentire appartenenti alla società dei consumi”.