Stupore per il fatto che, malgrado il battage e l’autocensura, malgrado il perbenismo e la paura, il tredici per cento degli italiani si schiera con i palestinesi suicidi. Non si enumerano coloro che non hanno il coraggio di tradirsi. Non è stato fatto poi il vero sondaggio: chi è solidale con i palestinesi, tout court (si teme un 80% ?)
Per 13 italiani su 100 il kamikaze non e’ ne’ un assassino ne’ un terrorista. Per 4 italiani e’ un eroe e addirittura per 9 e’ un martire. Questo il risultato di un sondaggio telematico del Tg2 presentato dal direttore Mauro Mazza in conferenza stampa alla Camera dei Deputati durante il dibattito sul fenomeno “Kamikaze”, ideato dal professor Rosario Sorrentino, membro dell’Accademia americana di Neurologia. Secondo il sondaggio, 58 italiani su 100 ritengono che il kamikaze non possa contagiare i nostri giovani, “ma oltre il 25% ritiene invece possibile questa ipotesi e un altro 13% non ha saputo rispondere”. “E’ un grande segnale di allarme tra i giovani italiani perche’ c’e’ un terreno fertile, fatto di ribellione, frustrazioni e pessimismo, e comportamenti di emulazione come e’ successo dai lanciatori di sassi dal cavalcavia e per i siringatori dell’acqua minerale”: lo ha sottolineato il prof. Sorrentino ponendo l’accento sulla Tv violenta e i videogiochi. Inoltre il 75% degli italiani non ritiene ammirevole il comportamento dei kamikaze ma – secondo il sondaggio – il 12% degli italiani ne ammira il coraggio, il 7% la fede, il 5% la freddezza e il 2% il cinismo. Infine per 26 italiani su 100 l’attentato compiuto da un kamikaze e’ un gesto disperato anche se per il 3% si tratta di un atto di eroismo. Il 70% pero’ ritiene che sia un crimine contro l’umanita’.