sabato 27 Luglio 2024

E in principio ci fu lo squadrismo

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Uno studio molto poco convincente di due linguisti spagnoli ci afferma, di fatto che le avanguardie praticano da sempre il nichilismo creativo

Ci fu un momento in cui l’uomo inizio’ a parlare ed il linguaggio, assurto poi a caratteristica peculiare dell’essere umano, lo distinse dalle altre specie viventi: fu il ‘no’ la prima parola pronunciata da alcuni ominidi. E’ quanto sostengono in uno studio pubblicato sulla rivista americana ‘Proceedings of the National Academy of Science’ due genetisti spagnoli dell’Istituto Nazionale per le ricerche e le tecnologie agrarie ed alimentari, Miguel Angel Toro e Laureano Castro, per i quali “il fattore chiave della trasformazione del sistema di semplice imitazione all’apprendimento fu disapprovare o approvare i comportamenti dei loro cuccioli”. Il ‘no’ piu’ che parola pronunciata, secondo lo studio, fu inizialmente linguaggio preverbale: fu un sistema educativo di natura prelinguistica con il quale si comincio’ ad esprimere la capacita’ di consigliare e di dare un indirizzo”. Insomma, “i cuccioli degli esseri umani – spiegano i due genetisti – non apprendono solo copiando cio’ che vedono fare (imitazione) dai loro genitori: se apprendono e’ in quanto i genitori dicono, manifestano loro cio’ che possono o non possono fare”. E questo sistema di comunicazione segno’, secondo i due scienziati, l’avvio di quel “patrimomio culturale con cui gli uomini a differenza degli animali trasmisero nel corso degli anni informazioni, conoscenze e sapere”.

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