Miseria e nobiltà: quando la colf è una regina del Ghana.
Sovrana degli Ashanti, fa le pulizie a Vicenza. «Era un segreto, mi vergognavo»
SCHIO (Vicenza) – «Io regina come la mia mamma? Se lei lo volesse, potrebbe anche succedere. E, certo, non mi dispiacerebbe. Ho sedici anni, adesso sto in Italia e penso a studiare. Poi, si vedrà». La ragazza dagli occhi scuri, vivaci e curiosi, la pelle scura, i capelli neri crespi tirati e annodati con un fermaglio, aggiunge in tono sommesso: «Nella nostra tribù, il popolo Ashanti, le donne sono considerate intelligenti, sagge. Migliori degli uomini. Per questo ci sono più regine che re. Mia madre è una di loro». Magnifico. L’orgoglio femminista ricomincia dal Terzo Mondo. E dalle regine. Ma qui non siamo in Ghana, Paese d’origine di Francesca e della quarantasettenne Rosina Mawusi, la mamma, ovvero la sovrana di Besoro, la città-regno popolata da diecimila sudditi, a duecento chilometri da Accra, capitale dello stato africano. Qui siamo a Schio, provincia di Vicenza, 38.000 abitanti, 3.200 immigrati residenti. E qui la regina Nanà – questo il suo nome da regnante – di professione fa la colf.
COLF – Collaboratrice domestica presso tre famiglie: 25 ore la settimana, stipendio, contributi regolari. Il fatto è che il rango non sempre coincide con la ricchezza. Lady Rosina, dunque, abbandonati in Ghana scettro e corona (nel frattempo, il fratello-re fa le sue veci, ma con l’obbligo di consultarla, anche da lontano, per le questioni più importanti), quindici anni or sono emigra in Italia.
Separata dal marito, cerca lavoro. Ha tre figli da crescere – Federico, Francesca e Maria Rosa – e vuole accantonare risparmi, da inviare nel suo regno. Dove ritorna una volta l’anno, carica di doni (cibo, indumenti, farmaci) raccolti per lei dalla Caritas. «A Besoro – racconta Francesca – la maggior parte delle gente coltiva i campi. Riso soprattutto. C’è tanta povertà». Continua la figlia: «Quando va in Ghana, la mia mamma-regina resta un paio di mesi, e recupera il tempo perduto. Si consulta con gli anziani, dirime le controversie; e, se i reati non sono gravi, può anche infliggere condanne: multe, sospensioni… Certo, non ha facoltà di fare imprigionare i sudditi. Queste sono cose del passato. Anche la tribù Ashanti si è adeguata ai tempi».
Sono giorni di ferie, e Rosina/Nanà Mawusi è fuori Schio. Ma adesso non è in Ghana. È volata a Washington, ad incontrare alcuni parenti della tribù, che abitano negli Stati Uniti. I figli intanto se la cavano da soli: Federico, 19 anni, lavora come modellista in fabbrica, Francesca, in vacanza dalla scuola (frequenta l’Istituto commerciale), tiene in ordine la casa, e cucina. La piccola Maria Rosa di 9 anni è stata affidata a un’amica della madre. «A Schio c’è l’associazione Ghana International, punto di riferimento di tutti i ghanesi che vivono nella provincia di Vicenza – spiega Emilia Laugelli, attivissima assessore ai Servizi sociali -. Integrazione, solidarietà, volontariato sono elementi acquisiti di questa città. Rosina Mawusi, donna intelligente e dai modi squisiti, è una colonna portante della sua comunità. Chi ha bisogno di consigli, di indicazioni di