Per il neosegretario del Pd il Cavaliere è quasi un dittatore. Quando si è sognatori si può sperare anche questo
“La Sardegna era la prova generale per quello che potrebbe venire dopo. Berlusconi non voleva vincere, ma stravincere. E se stravince alle europee, grazie all’astensionismo e alla delusione nel nostro campo, quello che potrà fare dal giorno dopo è inimmaginabile”. Lo dice Dario Franceschini in un’intervista a L’Espresso. “Cavalco il realismo. Ci sono segnali sufficienti per capire che Berlusconi metterà in campo un disegno di riprogettazione istituzionale, di svuotamento della Costituzione e del Parlamento in chiave decisionista”, spiega Franceschini. Intanto l’Aula della Camera ha bocciato la mozione presentata dal leader Pd sull’istituzione dell’indennità di disoccupazione. L’emendamento era stato fortemente criticato dalla maggior parte degli esponenti della maggioranza anche nei giorni precedenti. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha definito le proposte del Pd come “assolutamente demagogiche e non responsabili”. Di demagogia ha parlato anche il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto: “Demagogia pura perché i redditi sopra 120mila euro l’anno non sono innanzitutto dei redditi straordinari: si colpisce un ceto medio-alto che invece è decisivo per la ripresa dei consumi e dello sviluppo”. “C’è una differenza tra noi e voi. – ha ribadito Franceschini nel suo intervento alla Camera – Noi pensiamo che nella crisi occorre sviluppare la solidarietà di una comunità. Voi pensate che nelle crisi qualcuno si salva e qualcuno soccombe. Noi sappiamo che il Paese si salva tutto o non si salva nessuno”.