L’8 febbraio 1927 nasceva a Parigi il normanno purosangue Jean Mabire. Uomo dalle molteplici attività tra le quali l’alpinismo, lo sci e l’escursionismo, combattente in Algeria ma rispettoso della causa algerina, scrisse oltre un centinaio di libri, molti dei quali tradotti, tra l’altro, in italiano. Saggi e romanzi che hanno trattato, con eccezionale obiettività, campi ideologici e nazionali diversi. Sue le saghe sui normanni, i racconti sugli esploratori, i pescatori, e i combattenti: dai parà di ogni genere alle Waffen SS, in particolare i volontari della Charlemagne di cui fu amico per tutta la vita. È probabilmente colui che meglio ha colto ed espresso l’animo del conterraneo Pierre Drieu La Rochelle. Fu cofondatore del Grèce e formatore dei quadri, sia lì che nell’ambito dell’organizzazione scoutistica Europe Jeunesse, ora entrata nel suo cinquantunesimo anno di vita.
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