Il presidente ha spiegato che gli attuali 240 detenuti saranno divisi in cinque categorie. Alcuni saranno processati in tribunali ordinari, altri in corti militari speciali, altri ancora saranno trasferiti all’estero o in prigioni di massima sicurezza negli Usa. Ma restera’ un nucleo di terroristi “che non possono essere processati e che costituiscono un pericolo per la sicurezza”, e non verranno rimessi in libertà né potranno essere sottoposti a processi: verranno sviluppate procedure per valutare cosa fare di loro.