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Tempi Moderni
Da Dresda ad Hiroshima, dal Cermis a Bhopal.... Assassini per Vocazione PDF Stampa E-mail
Scritto da brc-cds   
Giovedì 02 Dicembre 2004 01:00

Una nube tossica provocò una catastrofe: decine di migliaia di morti Bhopal vent'anni dopo. 555 dollari per il silenzio I sopravvissuti aspettano i soldi della Union Carbide. In cambio l'impegno di smettere di protestare

BHOPAL -La tosse: per Arman, Raju e Ajju, che hanno 20 anni nel 2004, è la colonna sonora della loro vita. La tosse dei loro padri, delle madri, dei fratelli, delle sorelle, e dei vicini, oltre le sottili tramezze. Notte e giorno, estate e inverno, le pareti nude di casa riecheggiano i colpi di tosse. Non arriva e non arriverà mai quello liberatorio, quello che riuscirà a espellere il male dai bronchi sconquassati. Sopravvivere alla catastrofe chimica del 3 dicembre 1984 non è stato un grande affare: 240 mesi di tosse e fame e, adesso, 555 dollari e 55 centesimi a testa per smettere di protestare. Per lasciar finalmente sbiadire sui muri la scritta «Hang Anderson», impiccate Anderson, rinfrescata ancora ieri e riferita a Warren, l’ex amministratore delegato della Union Carbide, la fabbrica americana di pesticidi che ha trasformato una delle più belle e secolari città dell’India centrale in un assordante lazzaretto di tisici inguaribili.
Venticinquemila rupie per smettere di lamentare cecità, nausee, vomiti e fitte al petto. Per lasciare che il mondo dimentichi il nome di Bhopal e le cifre mai precisate della strage.
Tra i sedicimila e i trentamila morti, mezzo milione di superstiti malconci, 150 mila coi polmoni sfiniti e gli occhi cauterizzati dalla grande ustione chimica. E nessun processo per stabilire come sia accaduto.
Arman, Raju e Ajju, classe 1984 come la fuga di 40 tonnellate di gas, sono amici d’infanzia, cresciuti insieme nelle strade di terra battuta e pozzanghere di Congress Nagar, il quartiere musulmano a sud del vecchio stabilimento. Il destino loro e del vicinato quella notte tra il 2 e il 3 dicembre fu deciso dal vento che inseguì i fuggitivi verso meridione, con la sua nube carica di isocianato di metile, lo sterminatore di parassiti campestri, implacabile ingrediente di una miscela brevettata dalla Union Carbide col marchio «Sevin».
L’efficacia collaudata sugli insetti nei laboratori della Virginia occidentale diventò evidente, senza microscopio, ingigantita a misura d’uomo in India. Non erano cocciniglie e pidocchi a contorcersi nell’erba e nell’asfissia. Donne, uomini, bambini soffocavano nel loro sangue e nel loro vomito, bruciavano senza fuoco. Minuti, ore, giorni, mesi, anni: l’agonia si rivelò di proporzioni variabili. Proprio quanto le stime del disastro, delle conseguenze e delle responsabilità. E dell’impennata di tumori.
Vent’anni di congetture, che ad Arman, Raju e Ajju non interessano granché: vogliono solamente 555 dollari e spiccioli ciascuno, al più presto. «Perché senza quei soldi non possiamo far nulla» dice Arman, il più loquace del terzetto, accovacciato sul pavimento di casa accanto al padre, Feroz, venditore di farina, che dorme avvolto in una vecchia coperta. Per i loro 1.666 dollari e rotti, i tre ragazzi hanno piani precisi e comuni: «Prima cure mediche private e poi il business». Il business? «Sì, un negozio. O un’altra attività, che ci permetta di farci anche una famiglia». Con una ragazza di Bhopal? «Quelle di fuori sono più sane - parla chiaro Arman, con un guizzo astuto negli occhi -. Molte ragazze qui invecchiano senza un marito. A meno che siano molto belle e molto ricche».

I tre amici riscuot

 
Fermo, che poi diventi cieco! PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Giovedì 02 Dicembre 2004 01:00

Lezioni di morale puritana da George Bush: imbrogliare, mentire, bombardare, torturare, depredare, rapinare, inquinare va benissimo; ma il sesso, per l’amor di Dio, quello no!

ROMA - Tre anni di investimenti e programmi dell'amministrazione Bush per insegnare ai giovani americani che l'astinenza è la migliore misura contro malattie sessuali e gravidanze indesiderate. Il fatto è che agli adolescenti , secondo la relazione presentata da un membro del Congresso, il repubblicano Henry Waxman, i programmi finanziati dallo Stato forniscono "informazioni false, ingannevoli o distorte".

Non solo. Secondo l'associazione "Avvocati per la gioventù", i dati dimostrano che i circa 170 milioni di dollari all'anno, spesi per promuovere l'astinenza sessuale, nel periodo dal 1999 al 2003 non hanno portato nessuna diminuzione nelle gravidanze indesiderate o nelle infezioni sessualmente trasmesse. Gli adolescenti statunitensi, con 800mila gravidanze indesiderate l'anno e 20mila nuove infezioni da Hiv, sono i meno attenti ad evitare comportamenti sessuali a rischio tra i giovani del mondo occidentale.

La relazione del rappresentante della Camera ha sottolineato soprattutto che i corsi finanziati con il programma statale per l'astinenza dicono cose false. Agli adolescenti, sostiene, vengono fornite informazioni in aperto contrasto con quanto provato da scienziati del governo e si usano testi infarciti di opinioni del tutto personali, che vengono presentate come dati scientifici.

Ai ragazzi viene detto, per esempio, che "le donne che hanno avuto un aborto hanno maggiore tendenza al suicidio" e che il 10 per cento diventa sterile. Nel 2001, contesta Waxman, è stato edito un testo adottato anche da strutture statali per i test standard di ostetricia che riportava che la fertilità non è messa a rischio da un aborto volontario.

Ancora, secondo i testi dei programmi per l'astinenza, la reciproca masturbazione può causare gravidanze indesiderate. Uno dei compilatori dei manuali dei corsi ha ribattuto all'obiezione del rappresentante della Camera sostenendo che "c'è stata una cattiva interpretazione di una figura" e che il pericolo di restare incinta senza un rapporto sessuale, sebbene molto basso, è reale.

La relazione di Waxman ha puntato il dito contro errori madornali come l'affermazione che "il virus Hiv è trasmesso dal sudore o dalle lacrime", che l'uso del preservativo nel "31 per cento dei casi è inefficace nel prevenire la trasmissione dell'Aids in rapporti tra eterosessuali, e che "un feto di 43 giorni è una persona in grado di pensare".

Il presidente Bush ha più volte appoggiato con entusiasmo i movimenti che propugnano l'astinenza sessuale fino al matrimonio e ha già proposto di stanziare 270 milioni di dollari per programmi di questo tipo nel 2005. Gli oppositori di Bush, per bocca del rappresentante Waxman, sostengono che non hanno obiezioni "alla proposta dell'astinenza come rimedio alle gravidanze indesiderate e alle infezioni sessualmente trasmesse" ma che non ritengono "che si debbano insegnare menzogne ai propri figli". "C'è qualcosa di profondamente sbagliato - conclude Waxman - quando i soldi dello Stato sono spesi per ingannare i ragazzi su questioni basilari della loro salute".

(2 dicembre 2004)

 
Il politicamente corretto non incanta più PDF Stampa E-mail
Scritto da repubblica.it   
Mercoledì 01 Dicembre 2004 01:00

A Roma un professore alla gogna: avrebbe insultato un bambino africano. Ma è la solita bufala. Solo che stavolta nessuno abbocca e tutti difendono il presunto “mostro”.

ROMA - La classe dello scandalo è al terzo piano di un edificio di via Serra, collina Fleming, Roma. Ma è uno scandalo dai contorni nebulosi. Di certo c'è solo l'accusa, gravissima, ad un maestro. Definito "razzista" dalla madre di un bambino di colore: "Da due anni insulta mio figlio per il colore della pelle, dice che puzza, e invita gli altri bambini a fare altrettanto". Eppure, gli altri genitori insorgono: "Non è vero niente". Perché nella scuola elementare Ferrante Aporti questa storia del razzismo non torna a molti. Anzi, non torna a nessuno. Né ai genitori, né agli insegnanti, nè ai bambini. Sarà perché a insegnare musica, nella stessa classe, lo stesso maestro sotto accusa ha chiamato un afroamericano. Sarà perché nella stessa classe c'è un'altra bambina di colore, che non si è mai sentita discriminata.

Sarà perché il legale che ha reso pubblica la vicenda si è ben guardato dallo sporgere denuncia alla magistratura, ma si è mosso soltanto attraverso i media. Prima le agenzie di stampa, poi i tg regionali, le cronache locali dei quotidiani e, infine, perfino Maurizio Costanzo.

Così la grancassa suona da ormai 48 ore. Raccoglie e amplifica la denuncia dell'avvocato Andrea Falcetta: "Non potevo tacere di fronte a questa ingiustizia". La mamma del bambino compare più volte in tv, e accusa il maestro di ogni genere di angherie, tutte a sfondo razziale, nei confronti del figlio: dagli insulti alle punizioni al limite del sadismo.

Eppure, qualcosa non torna. E basta stringere lo zoom su ciò che accade in quella classe elementare per scoprire in questa storia decine di incongruenze. Per esempio: nessun alunno della classe, in oltre due anni, ha mai raccontato di episodi di razzismo del maestro nei confronti del bambino "discriminato". E ancora: non c'è un solo genitore che abbia avuto anche solo il sentore di un atteggiamento del genere nei comportamenti dell'insegnante.

Strano, perchè quella terza elementare è una classe "aperta". Un paio di genitori fanno lezioni e laboratori, due volte a settimana, a stretto contatto con i maestri. Altri due hanno vissuto per mesi, sul finire dello scorso anno, gomito a gomito con gli insegnanti nella preparazione di una recita. Eppure nessuno, ma proprio nessuno, ha visto o sentito in giro razzismo.

Altrettanto strana è la storia di E. P., papà di una delle alunne, chiamato dai maestri (dunque anche dall'insegnante "razzista") a insegnare musica in classe. E. P. è un afroamericano. Perlomeno curioso che un maestro razzista chiami un nero ad insegnare ai suoi ragazzini. Talmente curioso che, mentre sui media l'insegnante viene addidato come una specie di "mostro", tutti i genitori stanno firmando una lettera di solidarietà all'insegnante. Si legge: "In oltre due anni non abbiamo mai riscontrato episodi di razzismo o di discriminazione nei confronti di un alunno o dell'altro, episodi che, se davvero si fossero verificati, avrebbero di certo provocato la nostra reazione pronta e sdegnata".

Qualcuno, fuori dalla scuola, si chiede se questo legale, prima di divulgare accuse così gravi, abbia fatto delle verifiche. Nessuna. Al telefono conferma che l'unica sua fonte è la madre del bambino e il bambino stesso. "Mi bastano le loro lacrime", dice. Poi aggiunge di non saper nulla della vita della classe. E infatti apprende da noi, per la prima volta, che c'è un maestro di musica afroamericano. Che in classe c'è un'altra bambina di colore, che in quell'aula ci sta benissimo. E sempre da noi viene a sapere, un po' stupito, ciò che pensano della faccenda gli altri genitori. Nessun dubbio, ora avvocato? "Rifletterò, certo, e se scoprirò che è tutto frutto di un equivoco, ne sarò ben lieto".

Ma intanto, la gr

 
Fiori di amarena PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Martedì 30 Novembre 2004 01:00

Continua la frenetica rincorsa al suicidio in terre nipponica. È la mortificazione moderna di una pratica unica e terrificantemente sublime

Continuano i suicidi collettivi in Giappone: ritrovati oggi altri 4 corpi. Complessivamente 11 persone si sono tolte la vita nel weekend. Dopo essersi date appuntamento via Internet in un 'patto suicida'. Sono 26 le persone che si sono suicidate in questo modo in due mesi. Il paese ha gia' un alto tasso di suicidi; ora l'effetto di amplificazione del fenomeno attraverso i media e la facilita' di entrare in contatto via internet con altri aspiranti suicidi sembra aver aggravato la situazione.

Continua la frenetica rincorsa al suicidio in terre nipponica. È la mortificazione moderna di una pratica unica e terrificantemente sublime. Per cogliere appieno la tragedia giapponese moderna nulla di meglio che l’opera di Yukio Mishima. In particolare “cavalli in fuga”

 
Malate di modernità PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Martedì 30 Novembre 2004 01:00

In Usa le donne stressate sono subito vecchie. Non c’è da stupirsi: in quel way of life si passa dall’adolescenza all’anzianità senza mai esser maturi né fanciulli.

ROMA - Le donne stressate sono in media 'piu' vecchie di 10 anni' rispetto alla loro eta' anagrafica, infatti sulle loro cellule sono molto piu' marcati i 'segni' del tempo rispetto a coetanee meno stressate. La notizia, giunta sulle pagine della rivista dell'Accademia Americana delle Scienze 'Pnas', e' merito delle ricerche dell'equipe di Elissa Epel, dell'Universita' della California, a San Francisco.
Per la prima volta, come supposto da molti esperti, si dimostra che lo stress, oltre ad angustiare la nostra quotidianita', ha effetti deleteri sul corpo tali da farlo invecchiare prima del tempo.
Gli esperti hanno studiato lo 'stato di salute' del Dna di cellule immunitarie di 58 donne tra i 20 e i 50 anni, che lamentavano differenti livelli di stress psicologico nella loro vita quotidiana. Di tutto il campione, inoltre, 39 donne erano mamme di bimbi con malattie croniche quindi, ha spiegato la Epel, plausibilmente piu' stressate.
I ricercatori hanno sottoposto l'intero campione a questionari di autovalutazione dello stress (per misurare la percezione soggettiva dello stress) ed hanno poi misurato oggettivamente lo stress considerando gli anni che ciascuna donna aveva speso fino a quel momento ad accudire i propri bimbi malati.
Cosi' gli scienziati hanno visto che la percezione individuale dello stress e il livello di stress cronico per le mamme dei bimbi malati, sono entrambi correlati all'invecchiamento cellulare. In ambedue i casi nelle donne piu' colpite da stress le cellule esaminate apparivano in media dieci anni piu' vecchie dell'eta' anagrafica, ha riferito la Epel. Infatti le cellule mostravano tutti i segni tipici dell'invecchiamento: avevano le estremita' dei loro cromosomi, i 'telomeri', erano piu' corte e mancava un'adeguata quantita' dell'enzima protettivo dei telomeri stessi, la 'telomerasi'. Inoltre queste cellule manifestavano un forte stress ossidativo, anche questo un tratto tipico del peso degli anni.
I telomeri sono come 'cappucci' protettivi che mantengono intatto il materiale genetico impedendo la perdita di Dna alle estremita' dei cromosomi. Sono quindi importantissimi per le cellule perche' la perdita di materiale ereditario sarebbe loro fatale. Via via che una cellula invecchia i telomeri si accorciano e diventano meno efficienti nell'assolvere al loro compito, cosi' alla lunga la cellula perde Dna fino a una condizione incompatibile con la sua vita.
Numerosi studi, svolti in diversi laboratori del mondo con l'intento di svelare i segreti dell'invecchiamento, hanno dimostrato il nesso tra accorciamento dei telomeri, invecchiamento cellulare e invecchiamento anagrafico dell'individuo. In questo caso i ricercatori si sono invece chiesti se fattori psicologici negativi come lo stress influenzassero a loro volta il benessere fisico e accelerassero il normale processo di invecchiamento e hanno mostrato per la prima volta il legame tra stress e invecchiamento, elucidando anche i meccanismi biochimici mediante i quali lo stress cospira contro di noi.
Al momento

 
Austroglobalia PDF Stampa E-mail
Scritto da ansa   
Lunedì 29 Novembre 2004 01:00

I colonizzatori impongono agli aborigeni il modello di vita occidentale distruggendo i loro costumi. E chi rifiuta la modern way of life finisce ammazzato o arrestato.

SYDNEY, 29 NOV - 18 persone sono indagate per la sommossa scoppiata venerdi' a Palm Island, a seguito della morte di un aborigeno in una cella di polizia. Oltre 200 manifestanti hanno dato alle fiamme la stazione di polizia, il tribunale e gli alloggi degli agenti, che sono stati costretti a rinchiudersi nel vicino ospedale. Gli imputati, di eta' fra 18 e 52 anni, sono accusati di una varieta' di reati, dall'incendio doloso all'aggressione di poliziotti, dai danneggiamenti al furto con scasso.
 
Tutto!..per il vil denaro PDF Stampa E-mail
Scritto da tgcom.it   
Lunedì 29 Novembre 2004 01:00

Aveva denuciato un ospedale perchè, a suo dire, lo aveva reso sterile. La sua convivente era però incinta, quindi l'ha strangolata e bruciata. Barbari eccessi in una società caratterizzata dall'egocentrismo più esasperato.

Era incinta e per questo il suo convivente l'ha prima strangolata e poi ha bruciata. Il movente era proprio in quel bimbo che portava in grembo che testimoniava la fertilità del killer: Roberto Del Nero, 49 anni, aveva in corso una causa da 500mila euro contro un ospedale, accusato di averlo reso sterile. Quel bimbo, e la madre, erano prove che andavano cancellate. Ma ora, a 7 mesi dal delitto, la polizia ha messo in galera l'omicida.

L'arresto di Del Nero è avvenuto in un lussuoso albergo di Stresa dove stava facendo colazione con un facoltoso amico americano. La giustizia, seppur lentamente, ha iniziato il suo corso. Melinda Szucs, modella ungherese di 34 anni, è stata trovata morta il 19 aprile nell'area di un cantiere in localita' Le Mose, alla periferia di Piacenza. La donna era stata strangolata e il suo corpo bruciato.

Il movente di questo terribile omicidio, secondo gli investigatori, sta nel bimbo che la donna portava in grembo. Del Nero non avrebbe voluto il bambino perché lo scorso anno aveva intentato una causa civile contro un ospedale dove era stato operato. Una causa di risarcimento danni con richiesta di un miliardo delle vecchie lire perché - avrebbe sostenuto Del Nero - in seguito a quella
causa lui sarebbe rimasto sterile. Ecco perché la gravidanza della sua compagna era vista come un ostacolo. Insormontabile visto che la vittima aveva espresso l'intenzione di non abortire.

Ancora più tragica la vicenda visto che lo stesso Del Nero la causa l'aveva persa già nel gennaio del 2004. Ma la comunicazione è arrivata solo nel maggio di quest'anno, trenta giorni dopo l'omicidio. Ad avvalorare questo castello accusatorio vi sarebbero anche alcuni messaggi e-mail che Del Nero avrebbe inviato al fratello di Melinda Szucs. Diversi messaggi, che sarebbero stati
interrotti all'indomani dell'omicidio.

Scomparsa Melinda, il milanese (in passato anche consulente aziendale di 'firme' della moda) avrebbe telefonato al fratello della donna domandandogli di cancellare tutte le e-mail che gli aveva inviato e di non parlare con nessuno dei contenuti. Lo stesso Del Nero avrebbe poi provveduto a far smontare dal suo computer l'hard disk, facendone installare uno nuovo.

La Squadra Mobile della questura piacentina è però riuscita a trovare il vecchio hard disk nel laboratorio di un tecnico informatico; da questo disco sono 'sbucati' i messaggi e-mail inviati al fratello di Melinda. In uno di questi l'uomo gli avrebbe chiesto se conosceva qualche esperto in operazioni di vasectomia. Forse intendeva farsi sterilizzare, sempre nel tentativo di riuscire ad ottenere l'ingente somma chiesta nella causa civile.

Melinda Szucs, in Italia da anni con permesso di soggiorno e passaporto intestati alla sorella, frequentava alcuni amici, di cospicue possibilità economiche, e conviveva con Roberto Del Nero. Il suo corpo carbonizzato fu trovato da un operaio del cantiere (accanto fu recuperato un coltellino di proprietà del convivente); le indagini per dare un nome alla vittima impiegarono oltre venti giorni. Il convivente aspettò però fino al 12 maggio prima di denunciarne la scomparsa: prima disse di averlo appreso guardando la trasmissione tv 'Chi l'ha visto?'

 
Visto da est PDF Stampa E-mail
Scritto da Agi   
Domenica 28 Novembre 2004 01:00

La tragedia di una vita divenuta insulsa, la drammatica risposta suicida di una gioventù che non ha è più interna alla cultura Samurai

Quattro giapponesi sono stati trovati morti oggi in un appartamento di Tokyo, dove, secondo la polizia, potrebbe essersi consumato un altro suicidio di gruppo. Le vittime, uccise dalle esalazioni di monossido di carbonio prodotto da quattro stufette a carbone portatili, erano di eta' compresa tra i venti e i quarant'anni. Una di loro, prima di mettere in atto il proposito suicida, aveva spedito una lettera con la chiave di casa a un amico. "Quando ha aperto la porta della casa ha visto i quattro accasciati sul pavimento", ha raccontato l'ufficiale di polizia, Eiji Sato. Quanto accaduto sembra essere l'ultimo di una serie di suicidi di gruppo in Giappone, alcuni dei quali hanno visto coinvolti anche stranieri che si erano accordati via Intenet per togliersi la vita insieme. Tra i Paesi industrializzati il Giappone detiente il primato dei suicidi: secondo l'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms), ve ne sono 24,1 l'anno ogni 100mila persone; nel 2003 vi sono stati 34.427 suicidi. I sociologi non escludono tra le cause l'insicurezza economica che ha iniziato a manifestarsi negli anni Novanta, con i primi segnali di congiuntura negativa.

I sociologi... E che altro saprebbero dire ? Non pensano certo alll'impallidire del Sole e all'indebolimento dell' Acciaio. Non i sociologi.

 
Visto da ovest PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Domenica 28 Novembre 2004 01:00

La tragedia di una vita divenuta insulsa, la farsesca risposta ottimista di un “felicizzatore” a tassametro, nella più aberrante proiezione cartesiana.

Dilagano in Francia i 'coachs': assistenti quotidiani pagati profumatamente per aiutare le persone a prendere la vita dal verso migliore. In Francia sono gia' oltre 3.500 ad aver intrapreso la carriera del coaching, una professione senza regole precise che attira sempre nuovi aspiranti anche perche' il costo di una 'cura', minimo tre sedute, non va mai sotto i 500 euro. I campi di specializzazione sono tanti: dal coach sportivo a quello 'business'.

E qui i sociologi si troverebbero più a loro agio. I sociologi...

 
Tutto e subito PDF Stampa E-mail
Scritto da tgcom.it   
Domenica 28 Novembre 2004 01:00

Finisce in tragedia il tentativo di un uomo di dimagrire attraverso un'operazione chirurgica. Come molti altri voleva evitare fatica e sudore. Siamo ormai incapaci di lottare anche per quello che potremmo raggiungere con un minimo impegno.

émorto a 34 anni perché pesava 140 chili: voleva assolutamente dimagrire e per raggiungere lo scopo si è sottoposto ad un intervento chirurgico ma è morto dopo una settimana di sofferenze. Ora un legale dei famigliari vuole che si faccia chiarezza sulla vicenda e ha denunciato i medici dell'ospedale Miulli.

Renato Convertini, di Cisternino, era autista di ambulanze del 118 dell'ospedale di Ostuni, nel brindisino. Lo scorso 19 novembre aveva deciso di sottoporsi ad un intervento chirurgico per il 'bendaggio gastrico in video-laparoscopia', una tecnica per dimagrire che avrebbe dovuto consentire all'uomo di perdere qualche decina di chili.

Durante il decorso post-operatorio, però, Convertini ha avvertito dolori lancinanti, tanto che i medici del 'Miulli' lo hanno sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico utile a tamponare una emorragia verificatasi nello stomaco. Tutto questo è servito a ben poco, visto che martedì scorso, a seguito di una crisi provocata da una gravissima insufficienza respiratoria, l'uomo ha perso conoscenza e da quel momento è entrato in uno stato di coma irreversibile.

Il terzo intervento operatorio, richiesto con forza da una equipe di medici e legali coinvolti nella vicenda dai parenti di Renato Convertini, è servito a stabilire che le condizioni del paziente potevano essere state provocate dalle conseguenze di una grave forma di peritonite sopraggiunta dopo il secondo intervento.

Ora il legale della famiglia, l'avvocato Domenico Tanzarella, di Ostuni, ha depositato una querela di parte presso la Procura di Bari perché si faccia luce su eventuali responsabilità da parte dei medici del 'Miulli'. Da quanto si è saputo, nell'ospedale di Acquaviva l'intervento di 'bendaggio' viene eseguito frequentemente e finora non sono mai state registrate conseguenze negative.

 
Italianata PDF Stampa E-mail
Scritto da Ansa   
Sabato 27 Novembre 2004 01:00

Il medico della Juventus colpevole di dopare i giocatori per… piacer suo. Che dire ? Una sentenza molto, molto, molto italiota.

TORINO - Il medico sociale della Juventus, Riccardo Agricola, e' stato condannato a 1 anno e 10 mesi per frode sportiva. Assolto da tutti i reati contestati l' amministratore delegato Antonio Giraudo.. Agricola e' stato riconosciuto colpevole di frode sportiva (compreso l' uso di Epo) e di somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute. Il medico e' stato interdetto dalla professione per la durata della pena. Ha anche ottenuto la sospensione condizionale.

 
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