Vergognose esternazioni intrise di pietismo ai funerali dei sei della Folgore
Hanno aspettato e applaudito compostamente le bare che uscivano dalla basilica di San Paolo poi, quando è uscito il premier Silvio Berlusconi dalla folla che ha atteso il termine della funzione fuori dalla basilica qualcuno ha urlato: “Adesso ritirateli!”. Alla frase sono seguiti numerosi applausi. Un’altra voce si è levata per dire: “Quanti morti ancora?”. Al passaggio delle bare in molti hanno chiesto di applaudire più forte “per far sentire la propria vicinanza e solidarietà ai familiari dei sei caduti”.
Le dichiarazioni di Bossi – Umberto Bossi, entrando alla cerimonia, aveva detto molto commosso: “Li abbiamo mandati noi in Afghanistan e sono tornati morti”. Alla fine dei funerali solenni, il leader del Carroccio ha poi aggiunto che “ho votato anche io, ma eravamo convinti che servisse a qualcosa non certo a farli morire”.
“Pace subito!” – Subito dopo la lettura della preghiera, un trombettiere ha suonato il Silenzio che ha preceduto la benedizione delle bare e il canto del Risorgerò che ha concluso la cerimonia. Poi l’incidente durante lo scambio del segno della pace, quando un uomo ha preso un microfono ed è andato sull’altare gridando più volte “pace subito” prima di essere portato via dalla sicurezza.
Un’Italia mammona e pietistica non ha mancato di dare prova di sé: qualunque cosa si pensi della guerra – in generale o in particolare – non si manca così di rispetto a chi cade in azione.
Per fortuna la città e il popolo hanno dato tutt’altra immagine.