Il rapimento dei due giornalisti francesi è risultato incomprensibile anche per molti fra i sostenitori della resistenza irakena. Eppure nelle azioni di questi sedicenti gruppi islamici targati CIA una logica criminale c’è: quella di fomentare lo “scontro di civiltà” e di trascinarvi in mezzo anche il paese europeo che più si è distinto per spirito di indipendenza. Fortunatamente, anche nell’Islam molti cominciano a capire che simili gesta fanno solo il gioco degli Usa.
– OSTAGGI, PARTITO ISLAMICO PAKISTANO: “LIBERATE I REPORTER FRANCESI”. Il capo di Jamaat-i-Islami, il più importante partito islamico pachistano, ha condannato oggi il rapimento dei due giornalisti francesi in Iraq, chiedendo ai sequestratori di liberarli. “Non possiamo sostenere il terrorismo, i rapimenti e gli assassini di persone innocenti. Chiedo ai rapitori di liberare i due giornalisti francesi”, ha detto Qazi Hussain Ahmed da Karachi, la megalopoli del Pakistan meridionale.
– OSTAGGI, ANCHE GOVERNO IRANIANO CONDANNA GESTO RAPITORI. Arriva anche dall’Iran la condanna per il rapimento da parte dell’Esercito islamico in Iraq dei due reporter francesi. “Un gesto che va contro l’umanità e i principi islamici”, come è stato definito da esponenti del governo di Teheran.
– OSTAGGI, ANCHE INTEGRALISTI HAMAS CHIEDONO IL RILASCIO. Anche gli integralisti plestinesi di Hamas hanno lanciato un appello per il rilascio di Christian Chesnot e di George Malbrunot, i due giornalisti francesi rapiti dal sedicente Esercito Islamico in Iraq. Il portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhri, ha sottolineato come una liberazione dei due ostaggi contribuirebbe a isolare ulteriormente gli Stati Uniti e i loro alleati d’Israele.
– OSTAGGI, APPELLO DI AL SADR: “LIBERATE I GIORNALISTI FRANCESI”. L’ufficio del leader radicale sciita Moqtada al Sadr ha rivolto un appello per l’immediato rilascio dei due giornalisti francesi, ostaggio dell’Esercito islamico dell’Iraq. “Questo aiuterà a rafforzare i rapporti con la Francia, che sostiene il popolo iracheno – ha detto ad Al Jazeera lo sceicco Youssef al-Nasseri – Il gruppo di Al Sadr darà la priorità alla resistenza pacifica piuttosto che militare”.